Mentre le sorti della battaglia sembrano essere decise in favore di uno schieramento, ecco sorgere dall’altro un guerriero mitico, Kain appunto, capace da solo di affrontare ed eliminare decine di uomini. Il filmato, molto esaltante e caratterizzato da un’ottima regia, si trasforma poi nel gioco vero e proprio senza soluzione di continuità, con uno stacco tra FMV e real time quasi impercettibile. Da questo momento, pad in mano, abbiamo avuto quindi la possibilità di approfondire il gameplay vero e proprio, che come già detto risponde a meccaniche da J-RPG piuttosto classico. Il sistema di combattimento si poggia infatti su menù che permettono di accedere ad attacchi primari e secondari, ovvero magie di difesa e di attacco. Come già abbiamo avuto modo di fare presente, il dinamismo e la frenesia dei filmati stride particolarmente con la staticità del gioco, che da buon GDR con battaglie a turni non è certo estremamente ritmato. In realtà questo non sarebbe un reale problema se non fosse che l’attacco principale del protagonista, ovvero il colpo di spada, avviene sempre con la stessa animazione, rendendo il tutto davvero poco next-gen. Dal momento che il progetto è ancora alle prime fasi di sviluppo, abbiamo la concreta speranza che Sakaguchi voglia donare maggiore varietà alle azioni di Kain; ciò nonostante dobbiamo, per dovere di cronaca, raccontarvi quello che la demo propone in questo momento. Alla fine del primo combattimento, dopo aver sconfitto una serie di cavalieri ed una enorme macchina da guerra lanciafiamme, abbiamo avuto modo di accedere alla mappa di gioco, all’interno dello stesso campo di battaglia. Purtroppo anche in questo caso abbiamo dovuto andare in contro ad una piccola (o grande) delusione, ovvero la presenza degli incontri casuali che speravamo davvero fossero una soluzione rimasta ancorata alla vecchia generazione.
Anche in questo caso, lasciamo però a Lost Odyssey il beneficio del dubbio, a fronte del fatto che lo stesso Sakaguchi ha affermato che due importanti elementi del gameplay non sono stati inseriti in questa versione di prova. E anche la presenza solitaria di Kain deve essere vista come un aspetto assolutamente temporaneo, vista la promessa di 8 personaggi di cui 5 presenti contemporaneamente su schermo. A fronte di quanto detto, è ancora più evidente come l’aspetto più interessante della fatica Mystwalker sia senza ombra di dubbio la componente grafica, a dir poco sontuosa e davvero capace di mostrare i muscoli di Xbox 360. Anzitutto lo stile grafico, di grandissimo pregio con una chiave fantasy-dark-medievale semplicemente affascinante. Kain, i nemici e gli altri modelli sono composti da una quantità di poligoni enorme, con un livello di dettaglio che finora abbiamo solo potuto sognare in un RPG del genere. Leggermente meno esplosivo il dettaglio delle ambientazioni, soprattutto per quanto riguarda le texture del terreno un po’ spoglie, così come ci sono sembrati da correggere alcune compenetrazioni durante i contatti tra Kain e i nemici. Dettagli marginali comunque, che non ridimensionano un quadro complessivo che rappresenta da questo punto di vista uno dei giochi più visivamente impressionanti in uscita sulla console Microsoft. In definitiva quindi, il nostro giudizio sulla demo di Lost Odyssey non può che essere a due facce: da una parte, l’entusiasmo per la sontuosa componente estetica, dall’altro la delusione per una meccanica di gioco fin troppo tradizionalista. Dal nostro punto di vista infatti, next-gen dovrebbe voler significare progresso non solo dal punto di vista tecnico, ma anche da quello del gameplay. Ciò nonostante, manca talmente tanto tempo al completamento del gioco, che può ancora accadere davvero di tutto; e visto che a capo del progetto c’è un certo Hironobu Sakaguchi, di certo continueremo a tenere Lost Odyssey d’occhio con enorme interesse fino alla uscita nei negozi, prevista per il 2007 inoltrato con una traduzione dei testi in italiano già confermata.
Durante il secondo giorno di fiera abbiamo avuto modo di provare con mano quello che è stato con ogni probabilità il Game of the Show del TGS 2006 per Xbox 360. Stiamo parlando ovviamente di Lost Odyssey, RPG esclusivo per la console Microsoft realizzato dal team Mistwalker capitanato da Hironobu Sakaguchi. Una garanzia di qualità, verrebbe da dire, ed infatti perlomeno a livello di atmosfera e stile artistico, il gioco in questione è davvero una spanna sopra alla maggior parte dei titoli presenti sullo showfloor di Tokyo. La storia ruota attorno al personaggio principale, Kain, un guerriero dotato di forza e poteri sovrumani e condannato a vivere 1000 anni. L’altissima spettacolarità di Lost Odyssey è garantita dai numerosi filmati presenti, tra i quali quello di apertura che fornisce un’idea approssimativa ma molto intrigante dell’ambientazione scelta dal team. In sintesi, la demo si apre con una colossale battaglia tra due eserciti in armatura accompagnati da enormi macchine da guerra, il tutto all’interno di una desolata e desertica pianura.