0

The Elder Scrolls 4: Shivering Isles - Hands On

La nuova espansione per The Elder Scrolls IV: Oblivion è ormai pronta e promette di tenere incollati agli schermi i fan della serie, grazie a nuove quest, nuovi avversari e ad un mondo suddiviso in due regioni estremamente diverse l'una dall'altra.
Ospiti di Take2, ci siamo tolti la soddisfazione di toccare con mano il primo "vero" add-on al pluripremiato RPG di Bethesda.

ANTEPRIMA di La Redazione   —   19/02/2007
The Elder Scrolls IV: Oblivion - Shivering Isles
The Elder Scrolls IV: Oblivion - Shivering Isles
News Video Immagini
The Elder Scrolls 4: Shivering Isles - Hands On
The Elder Scrolls 4: Shivering Isles - Hands On

Benvenuti nel Reame della Follia

Controllato dal potente Sheogorath, il mondo di Shivering Isles, altrimenti conosciuto come “il reame della follia”, è misterioso, intrigante e accessibile unicamente attraversando le porte che conducono a Mania e Dementia, le due regioni di questa terra. Attraversare queste porte però non sarà facile. Il loro guardiano, infatti, è protetto da un incantesimo per cui le comuni armi umane gli procurano solo lievi ferite che, grazie ad un fattore di guarigione estremamente elevato, si rimarginano quasi istantaneamente.
Per superare il Gatekeeper gli sviluppatori hanno lasciato libera scelta al giocatore, che potrà cercare lo scontro fisico o agire in modo più tattico e con l’aiuto di alcuni abitanti di Passwall, il paese che si trova immediatamente prima delle due porte. Ma il Gatekeeper è solo il primo di numerosi mostri che il giocatore dovrà affrontare nel prosieguo dell’esplorazione delle due regioni. Non solo... i mostri e le varie creature riflettono il mondo in cui vivono e da esso vengono influenzate. Nel mondo di Mania, per esempio, gli Gnarl sono alberi animati colorati e molto più ricchi di foglie rispetto agli stessi che abitano le terre di Dementia.
I due mondi infatti, sebbene possano essere considerati uno lo specchio dell’altro, si differenziano in modo molto netto. Mania è ridente, rigogliosa e molto colorata, Dementia è più dark, gotica e desolata. In entrambe i casi però Bethesda Softworks ha curato in modo maniacale l’aspetto grafico, aspetto che contribuisce non poco alla riuscita di questa espansione. Rispetto al gioco principale, infatti, sono presenti molti più dettagli grafici e una decina di nuove creature estremamente particolareggiate.

The Elder Scrolls 4: Shivering Isles - Hands On
The Elder Scrolls 4: Shivering Isles - Hands On

Benvenuti nel Reame della Follia

Come nel gioco principale i combattimenti possono essere effettuati in prima o terza persona grazie al motore sviluppato per Oblivion che è in grado di gestire in modo ottimale gli scontri, mentre la gestione dei personaggi richiede un minimo di pratica prima di essere padroneggiato in modo efficace. Per acquisire la pratica necessaria è utile svolgere le molte miniquest presenti nel gioco che, inoltre, concorrono alla riuscita della quest principale aiutando il giocatore nel capire determinati meccanismi e facendogli raccogliere numerosi elementi da impiegare nell'avventura. Un ulteriore aiuto per imparare a gestire i combattimenti è dato dal sonoro che si dimostra azzeccato e importantissimo per scoprire eventuali minacce nascoste nella vegetazione, dietro gli angoli delle case delle due città presenti nel gioco o nell’acqua.
Un aspetto molto interessante è dato dalla possibilità di mescolare le piante raccolte nelle due regioni per ottenere pozioni da impiegare per ritemprare il fisico e la volontà del proprio personaggio o danneggiare gli avversari. Essendo le due regioni liberamente esplorabili, infatti, è possibile spaziare da una all’altra per raccogliere erbe, funghi e altro materiale.
Secondo le stime degli sviluppatori Shivering Isles ha una dimensione di circa un quarto di quella delle terre di Cyrodiil e potrà espandere la durata di gioco di altre 30 o 40 ore a seconda della propria disponibilità a sviluppare sia le quest principali che quelle secondarie.

Nella prossima pagina troverete la nostra intervista a Pete Hines, vice president of PR and marketing di Bethesda Softworks.

Intervista a Pete Hines, vice president of PR and marketing di Bethesda Softworks

Ospiti presso la sede italiana di Take 2, abbiamo avuo l'occasione di scambiare quattro chiacchiere con Pete Hines, da diverso tempo voce "ufficiale" di Bethesda su tutto cio' che riguarda i giochi non ancora rilasciati. Vediamo cosa aveva da replicare alle rapidissime domande che gli abbiamo posto.

The Elder Scrolls 4: Shivering Isles - Hands On

Multiplayer.it: Che migliorie sono state apportate al gioco rispetto a Oblivion?
Pete Hines: Rispetto a Oblivion Shivering Isles introduce un nuovo concetto di combattimento nella quest che il giocatore sta svolgendo ma non vi sono miglioramenti fondamentali rispetto a quanto è possibile vedere nel gioco base.

Multiplayer.it: Per entrare nel mondo di Shivering Isles sono presenti due porte che conducono rispettivamente alle terre di Mania e Demntia. In che modo l’ingresso da una o dall’altra influenza lo svolgimenti delle quest?
Pete Hines: Le porte sono solo due punti di accesso creati per indirizzare il giocatore verso una o l’altra terra ma nulla vieta al giocatore di dirigersi verso Dementia entrando dalla porta di Mania. Varcare una o l’altra soglia non cambia il gioco nè la trama.
Multiplayer.it: Le creature e gli avversari presenti in Shivering Isles si trovano in posizioni precalcolate o variano in modo dinamico la propria posizione in base al punto di ingresso del giocatore?
Pete Hines: Le creature e i vari avversari in Shivering Isles non si trovano in determinate posizioni come, per esempio, in giochi come Call of Duty, bensì vengono spostati in base alla posizione del giocatore. Per fare un esempio, è possibile trovare un po più Gnarl in un determinato settore della mappa ma non è detto che ripetendo il passaggio con un altro personaggio, questi si ripresentino nella stessa quantità o posizione.

The Elder Scrolls 4: Shivering Isles - Hands On
The Elder Scrolls 4: Shivering Isles - Hands On

Intervista a Pete Hines, vice president of PR and marketing di Bethesda Softworks

Multiplayer.it: Avete mai pensato di estendere l’esperienza di gioco di Oblivion verso il multiplayer?
Pete Hines: No, Oblivion è stato progettato e realizzato come gioco single player e così rimarrà. Abbiamo preferito puntare sulla storia e sulla qualità dei dettagli. Mantenere la stessa qualità delle texture e gli stessi dettagli del gioco singolo, infatti, non sarebbe possibile in un ambiente multiplayer.

Multiplayer.it: Benissimo, grazie e buona continuazione!
Pete Hines: Di nulla, grazie a voi.
Ringraziamo Pete e Take 2 Italia per la disponibilita'.

Benvenuti nel Reame della Follia

Con Shivering Isles Bethesda Softworks rilancia il proprio RPG in modo eccellente e punta tutto su un mondo diviso in due regioni dalle caratteristiche simili ma allo stesso tempo molto diverse.
Oblivion è un titolo che ha attirato moltissimi giocatori provenienti da altri generi. La sua formula, mutuata dai precedenti episodi della saga di The Elder Scrolls, mantiene però una sua identità ben definita e capace di renderlo indipendente nonostante i numerosi collegamenti ai precedenti capitoli sparsi nel gioco. Molto simile a un’avventura inoltre, Oblivion può essere giocato immediatamente anche da chi non se la sente di perdersi tra innumerevoli miniquest. L’aspetto RPG è tuttavia sempre presente e spinge il giocatore a scoprire lentamente anche altri aspetti del fantastico mondo in cui è ambientato.