The Elder Scrolls: Blades si è fatto parecchio attendere, tanto che cominciavamo a preoccuparci circa l'effettiva qualità della nuova produzione mobile targata Bethesda. Finalmente il gioco è entrato in fase beta e lo abbiamo provato, passando le prime ore di quella che sembra porsi come una lunga campagna alle prese con missioni fondamentalmente semplici, che mettono in campo sessioni di esplorazione e combattimento alla ricerca di prezioso loot da impiegare in vari modi. Procediamo però con ordine: dopo la sequenza introduttiva, Blades presenta un primo duello che serve da tutorial per acquisire familiarità con i controlli touch che, lo diciamo fin da ora, non sono al momento la cosa che più brilla dell'esperienza e avrebbero bisogno di qualche miglioramento.
Dopo aver superato un bosco controllato da alcuni soldati ostili, scopriamo che una misteriosa regina ha mandato il proprio esercito a fare razzie, mettendo a ferro e fuoco anche il villaggio da cui proviene il nostro personaggio. Di chi si tratta? Starà a noi deciderlo, utilizzando un semplice editor per determinare nome, razza e aspetto del protagonista. Completata questa fase, potremo cominciare a prendere in carico missioni interagendo con i vari abitanti, facendo qualche scelta (mando l'alleato in avanscoperta o rischio al posto suo?) e utilizzando il denaro e i materiali raccolti in giro per ricostruire la città un pezzo alla volta, a cominciare dal municipio e naturalmente dalla fucina del fabbro, che potremo sfruttare per acquistare, vendere, creare, riparare e potenziare il nostro equipaggiamento. Sta nella progressione del personaggio l'elemento centrale di The Elder Scrolls: Blades, nell'acquisizione di nuove abilità (che si tratti di manovre d'attacco, incantesimi o altro) e di nuovi e più potenti strumenti con cui affrontare le spedizioni più complesse. Un fattore sufficiente a tenere vivo l'interesse a lungo? Lo scopriremo solo nelle prossime settimane.
Gameplay e struttura
The Elder Scrolls: Blades può essere giocato in modalità portrait o landscape, ma il gioco non modifica i controlli touch di conseguenza, lasciando intatto un mix di input che spesso e volentieri si calpestano i piedi a vicenda. È infatti possibile muoversi nello scenario semplicemente toccando una zona per far sì che il personaggio si sposti in tale direzione oppure utilizzare due stick virtuali invisibili, posizionati alle estremità dello schermo, per controllare movimento e visuale come in uno sparatutto in prima persona. Il problema è che gli input non sono stati suddivisi chiaramente e capita dunque molto spesso che il sistema interpreti un movimento a sinistra come uno spostamento della telecamera anziché un passo in avanti.
Aggiungere un'opzione che introduca questa chiara suddivisione e consenta di scegliere fra differenti layout è a nostro avviso senz'altro prioritario per migliorare in maniera considerevole la godibilità del gioco. Le spedizioni avvengono all'interno di ambientazioni differenti e discretamente varie (generate con un sistema procedurale), che includono sotterranei, boschi, strutture misteriose e altro ancora: durante i test non siamo arrivati al punto in cui le location cominciano a ripetersi in maniera evidente, ma immaginiamo di non essere troppo lontani da quella fase. All'interno delle mappe è possibile raccogliere loot di qualsiasi genere e affrontare dei nemici: quando ci si imbatte in un avversario la visuale diventa fissa e si può agire sul touch screen per alzare lo scudo o colpire con l'arma equipaggiata.
Ecco, anche in tale frangente la soluzione adottata da Bethesda non ci è sembrata ottimale, visto che non è agevolissimo far partire fendenti da una parte all'altra: una soluzione in stile Severed sarebbe stata molto più efficace e intuitiva, ma ci sta anche la volontà di inserire un elemento di macchinosità per aumentare la sfida ed evitare di rendere gli scontri troppo banali. Sotto il profilo visivo ci si muove fra alti e bassi, ma in generale il comparto tecnico è ottimo. Gli scenari, in particolare, vantano una gran bella atmosfera, con ottime texture ed effetti di luce che esaltano determinate sequenze, sebbene con una distinzione abbastanza netta in favore delle zone chiuse rispetto a quelle aperte. Bene anche i nemici, dotati di modelli poligonali discretamente dettagliati ed animati, mentre lo stesso non si può dire per gli NPC che troviamo in giro per il villaggio, molto meno brillanti.
The Elder Scrolls: Blades si presenta come un ottimo action RPG, sebbene non manchino alcune perplessità per quanto concerne il sistema di controllo e la gestione dei combattimenti. Due aspetti non di poco conto per l'esperienza mobile messa a punto da Bethesda, che ci aspettiamo dunque vengano migliorati proprio sulla base del feedback raccolto con l'attuale beta. Per il resto, comparto tecnico e struttura non deludono e sembrano promettere numeri di tutto rispetto, in una continua ricerca di loot finalizzata alla crescita del protagonista e del suo villaggio.
CERTEZZE
- Sistema di progressione solido
- Ottima realizzazione tecnica
- Tante missioni disponibili...
DUBBI
- ...ma saranno abbastanza varie?
- Controlli da migliorare
- Combattimenti un po' approssimativi