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The Elder Scrolls Online: Gold Road, abbiamo provato il ritorno nelle terre di Oblivion

Abbiamo provato Gold Road, la nuova espansione di The Elder Scrolls Online ambientata in alcune delle regioni più amate di Oblivion e incentrata su un nuovo Principe Daedrico.

PROVATO di Lorenzo Mancosu   —   05/04/2024
The Elder Scrolls Online: Gold Road, abbiamo provato il ritorno nelle terre di Oblivion
The Elder Scrolls Online: Gold Road
The Elder Scrolls Online: Gold Road
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The Elder Scrolls Online è un MMORPG molto particolare: a differenza dei principali esponenti del genere, la sua natura orbita attorno all'idea di presentarsi come un immenso mondo aperto che qualsiasi giocatore può esplorare interamente fin dal "Livello 1", vivendo un'esperienza di fatto molto simile a quella offerta da un classico capitolo della serie. Questa struttura, nel corso del tempo, ha portato vantaggi e svantaggi: se da una parte ha dato l'opportunità agli artisti di Zenimax Online Studios di mettere in scena tantissime regioni diverse di Tamriel - continente ora completamente incluso nel prodotto - dall'altra ha sempre generato un approccio quantomeno timido alla narrazione. Essendo ambientata molti anni prima di snodi celebri come quelli al centro di Oblivion o di Skyrim, la vicenda si è sempre affidata alla messa in scena di circostanze già note, senza mai affondare le mani in materiale che fosse davvero problematico.

Adesso le cose stanno per cambiare: con The Elder Scrolls Online Gold Road, nuovo capitolo previsto per il prossimo giugno, il team ha infatti preso la coraggiosa decisione di toccare le fondamenta stessa della serie, introducendo nientemeno che un nuovo Principe Daedrico come protagonista assoluto dell'espansione. Un contenuto che, fra le altre cose, riporta al centro del palcoscenico la Gold Road che dà il nome all'opera, ancorata ai paesaggi resi celebri dalla sezione più occidentale della classica mappa di The Elder Scrolls: Oblivion. Con tante novità meccaniche all'orizzonte e una trama finalmente impattante, quest'espansione promette di segnare il punto più alto nell'evoluzione della fatica multigiocatore di Bethesda: abbiamo provato in anteprima The Elder Scrolls Online: Gold Road, e questo è tutto quello che abbiamo scoperto.

Un nuovo Principe Daedrico

Le ambientazioni non si limitano ai colori della Gold Road
Le ambientazioni non si limitano ai colori della Gold Road

In seguito alla pubblicazione di Necrom, ovvero l'ultimo Capitolo di The Elder Scrolls Online, lo studio ha deciso di chiudere il filone narrativo con il primo vero "cliffhanger" incontrato nella storia del MMORPG: allora si scopriva, infatti, l'esistenza di un Principe Daedrico sconosciuto, una figura temuta dai suoi fratelli al punto tale da essere rinchiusa nientemeno che da Hermaeus Mora in una prigione fuori dallo spazio e dal tempo. Nonostante il tentativo del protagonista di raggiungere tale prigione prima del servitore Daedra Torvasard, si scoprirà che il detenuto è già riuscito a fuggire e sta calcando da qualche tempo i terreni di Tamriel. Ithelia: è con questo nome e le sembianze di una normale donna che il Principe Daedrico dimenticato si aggira per il West Weald, corposa fascia di terra posizionata a ovest della Città Imperiale di Cyrodil.

Ovviamente un Principe Daedrico che vaga privo di ricordi nel cuore di un continente in tumulto non è assolutamente uno scherzo, ma a impressionare è soprattutto il coraggio della squadra di Zenimax Online Studios: per la prima volta, dopo dieci anni di racconti collocati nella classica cornice della saga, hanno voluto giocare con i pilastri della creazione di The Elder Scrolls, integrando una vicenda che sarà molto difficile ignorare nell'ottica dei futuri episodi per il giocatore singolo. Complessivamente la campagna di Gold Road avrà una durata di circa trenta ore e si configurerà come una costante indagine volta a rintracciare Ithelia tramite il suo retaggio magico, portando gli appassionati a navigare tre vastissimi biomi volenterosi di arricchire quello che è ormai diventato un enorme mondo di gioco.

Quattro nuove regioni

Uno scorcio di quel che si può incontrare nella Gold Road
Uno scorcio di quel che si può incontrare nella Gold Road

Abbiamo avuto occasione di provare una serie di personaggi di livello massimo con cui accedere direttamente all'incipit di Gold Road: la versione testata aveva inizio alle porte della città di Skingrad, che sarà l'hub dedicato a tutte le attività principali di questo capitolo. Skingrad è una splendida città medievale collocata nella sezione sud-occidentale di Cyrodil, non troppo lontano dalla Città Imperiale e nel centro esatto della cosiddetta Gold Road, antica e fiorente rotta commerciale che taglia verticalmente la sezione ovest di Tamriel. L'ambientazione realizzata dagli sviluppatori sembra una delle migliori incontrate in tempi recenti dal momento che scommette tutto sull'estetica della strada dorata: il clima temperato, la vegetazione dorata e autunnale, così come i colli che richiamano quasi le campagne toscane, costituiscono la culla della ricerca di Ithelia, le cui tracce porteranno rapidamente i giocatori a varcare il confine di Dawnwood.

Dawnwood è la principale giungla della Valenwood Annexation, regione di casa dei Bosmer che qui prosperano nell'insediamento di Vashabar. Si tratta di una zona selvaggia e inospitale che svolgerà un ruolo determinante in termini di narrazione, dal momento che alcuni Elfi dei Boschi si metteranno sulle tracce di Ithelia per decifrare i fenomeni miracolosi che hanno investito la zona. Adiacente Dawnwood sorge invece Wildburn, fascia di terra completamente malata e piagata da anomalie magiche che hanno trasformato le belve indigene in mostri contorti; attraversarla è l'unico modo per raggiungere l'ultima regione protagonista dell'espansione, ovvero le Colovian Highlands, in pratica il confine ovest dell'antica mappa di Oblivion; in questo caso si tratta di una regione montuosa nella quale dovrebbe sorgere una città d'allineamento imperiale che tuttavia non abbiamo avuto occasione di visitare.

Lo "Scribing"

Uno sguardo alla città di Skingrad
Uno sguardo alla città di Skingrad

La principale novità sul fronte delle meccaniche di gioco arriva nella forma dello "Scribing", un'evoluzione dello "Spellcrafting" che Zenimax Online Studios annunciò nel lontanissimo 2014 senza che vedesse mai la luce del sole. Come suggerito dal nome, si tratta di un sistema che consente ai giocatori di creare delle abilità attive interamente personalizzate sul fronte della natura, degli effetti e addirittura per quanto riguarda l'estetica. Dal momento che le combinazioni possibili sono oltre 4000, gli sviluppatori hanno preso la decisione di limitare lo Scribing solamente a determinati alberi delle abilità, ovvero quelli cosiddetti "World" - ad esempio le abilità della Fighter's Guild o della Soul Magic - e "Weapon", le classiche skill garantite dalla maestria nelle diverse classi di arma come archi o spadoni a due mani. In breve, non sarà possibile personalizzare le capacità legate alle singole classi disponibili.

Farlo è semplicissimo: basta avviare la catena di missioni legata alla Khajiti Ulfsild per mettere le mani sul primo Grimoire, ovvero un tomo contenente l'abilità attiva che si desidera modificare, per poi inserirvi tre appositi Scripts, naturalmente gli effetti aggiuntivi che vanno a influenzare il comportamento delle varie skill; a quel punto, per completare l'operazione, basta solamente spendere un certo numero di Inks, risorse consumabili che si ottengono semplicemente giocando. Facciamo un esempio pratico: partendo da un Grimoire come Soul Strike del ramo Soul Magic, è possibile incastonare una Script che trasforma il danno diretto in danno ad area capace di colpire più nemici, dopodiché aggiungere nei castoni rimanenti uno o più Affix che attivino anche la guarigione della salute del protagonista o applichino un debuff sull'avversario, per poi pagare il prezzo in Inks e godersi la nuova versione dell'abilità di base.

Lo Scribing sarà utile per ripulire i dungeon più remoti di Tamriel
Lo Scribing sarà utile per ripulire i dungeon più remoti di Tamriel

Gli sviluppatori hanno dichiarato che il sistema è stato pensato per scuotere la staticità delle build di The Elder Scrolls Online, consentendo a ciascun giocatore di personalizzare nei minimi dettagli la natura stessa delle abilità per ampliare la varietà dell'offerta. Il problema è che l'opera di Zenimax Online Studios si muove da tempo nell'ottica dell'omogenizzazione delle classi, appianando le differenze in ragione del bilanciamento e realizzando di conseguenza poche "build META" che vengono utilizzate dalla stragrande maggioranza dei giocatori più preparati.

Il dubbio, a questo punto, è se il sistema dello Scribing riuscirà davvero a portare una ventata di freschezza oppure finirà per causare ancora maggior ristrettezza nella personalizzazione, costringendo gli appassionati più hardcore a fare affidamento solo e unicamente sull'opzione migliore possibile: è infatti già da qualche tempo che i Nightstalker hanno rinunciato alle proprie abilità da assassini e persino i Sorcerer hanno abbandonato le staffe magiche per utilizzare i doppi pugnali. L'ultima nota riguarda la personalizzazione estetica delle abilità: il processo di Scribing consente infatti di incidere anche sull'aspetto delle magie, cambiando il colore delle aure magiche; al lancio ci saranno ventidue varianti disponibili destinate a essere ulteriormente ampliate in futuro.

Nuove belle attività (e una brutta notizia)

Come di consueto ci saranno attività dedicate a ogni genere di giocatore
Come di consueto ci saranno attività dedicate a ogni genere di giocatore

La principale attività presentata risiede nella Lucent Citadel, ovvero il nuovo Trial per dodici giocatori nel quale non siamo riusciti a muovere nemmeno un singolo passo. La sinossi gira attorno all'assalto di un'antica tesoreria Daedra posizionata a Fargrave - piano dell'Oblivion che non è dominio di nessun Principe Daedrico - e che si dice ospiti una reliquia nota come Reanimating Crux. Come da tradizione si tratta di un contenuto di fine gioco pensato per spingere al limite la collaborazione: dalle dichiarazioni degli sviluppatori è evidente che abbiano prestato molta attenzione al setting - molto più aperto e dettagliato che in passato - ma soprattutto ai singoli incontri, che ospitano una variante mai incontrata nella storia del MMORPG.

A margine, Gold Road sarà pubblicato ufficialmente il 3 giugno 2024 su PC e il 18 giugno per la versione console, portandosi dietro anche la maggior parte dei contenuti che accompagnano l'esordio dei nuovi capitoli, ovvero nuovi World Bosses e World Events, le quest indipendenti e i Delves. Abbiamo invece ricevuto conferma che il tanto atteso aggiornamento del PvP sarà svelato in concomitanza con le modifiche al sistema di housing, all'inizio della prossima stagione autunnale. Dal momento che il PvP costituisce un elemento a dir poco fondamentale dell'offerta, alcuni giocatori presenti all'evento del decimo anniversario ci hanno svelato che probabilmente quello rappresenterà il momento fondamentale per esprimere sentenze sul futuro del progetto in termini di bilanciamento generale.

The Elder Scrolls Online, esattamente come i suoi rivali, ora dovrà affrontare il futuro
The Elder Scrolls Online, esattamente come i suoi rivali, ora dovrà affrontare il futuro

E allora qual è la brutta notizia? Beh, la conferma è arrivata direttamente dal director Matt Frior e riguarda la tanto richiesta localizzazione in italiano: finché il nostro paese non dimostrerà sufficiente interesse verso il titolo, sarà infatti praticamente impossibile vederla in atto. Si tratta ormai di una impasse impossibile da risolvere: i giocatori lamentano ormai da dieci anni la mancanza della localizzazione, motivo per cui non avvicinano l'esperienza, mentre la produzione vede nel mancato avvicinamento l'indice di un interesse insufficiente per giustificare la traduzione.

Per il resto, The Elder Scrolls Online ha superato a pieni voti il suo decimo anniversario: con oltre 24 milioni di videogiocatori raccolti e oltre due miliardi di ricavi complessivi, si tratta di una fra le esperienze del genere più redditizie in assoluto, un vero e proprio gigante silenzioso di casa Bethesda. Ora Gold Road ha il compito di segnare l'inizio di una nuova era, come del resto sta accadendo ai più grandi esponenti del mercato MMORPG: riusciranno un Principe Daedrico perduto e il grande ritorno delle regioni di Oblivion a proiettare il titolo nel futuro?

Gold Road è un nuovo capitolo di The Elder Scrolls Online che presenta un'importante differenza rispetto ai predecessori: per la prima volta dopo anni, gli sviluppatori hanno deciso di incidere a fondo sulla narrazione della saga e lo hanno fatto attraverso l'introduzione Ithelia, un nuovo potentissimo Principe Daedrico sconosciuto. L'ambientazione nostalgica della Gold Road, lunghissima via commerciale già parzialmente incontrata in Oblivion che passa attraverso la città di Skingrad, custodisce nei suoi confini tutti i contenuti più tradizionali, puntando forte sulle novità meccaniche. Lo Scribing è infatti un nuovo e complesso sistema che consente di personalizzare le abilità attive nei minimi dettagli, cosa che sul fronte dei MMORPG rappresenta una scelta tanto esaltante quanto rischiosa. Siamo in un momento in cui tutti i videogiochi del genere si trovano di fronte a uno spartiacque: Gold Road sarà il biglietto per il futuro di The Elder Scrolls Online?

CERTEZZE

  • Ambientazione bellissima in stile Oblivion
  • Lo Scribing consente di personalizzare le abilità
  • Ormai la Tamriel di TESO è un mondo immenso

DUBBI

  • Le classi verranno ulteriormente omogenizzate?
  • L'italiano probabilmente non arriverà mai