Gang Manager
In questo hands on analizzeremo questi singoli aspetti, cominciando dalla descrizione della nostra banda e della sua gestione. Il metodo di controllo è facilmente gestibile dopo i tutorial nel gioco, anche se alcune combo non sono immediate da replicare, durante un’azione confusa potremo trarre vantaggio dall’ambiente circostante, infatti gran parte delle prese variano in base alla posizione ed all’ambiente circostante. Durante l’evolversi dei livelli non resteremo sempre con il solito personaggio, ma avremo il controllo di ciascuno tra i membri dei Guerrieri, non ci saranno differenze per quello che riguarda le combinazioni di tasti, ma cambieranno le specialità di ogni Guerriero, cosi come l'esecuzione di alcune prese particolari. Per quello che riguarda le metodologie di attacco non possiamo certo lamentarci, in The Warriors potremo usare un numero consistente di armi da taglio, oggetti contundenti comprese anche armi di emergenza recuperate direttamente nella zona dello scontro come mattoni, spranghe assi di legno e quant’altro. Unica limitazione è riferita alle armi da fuoco, bandite dal codice della banda. Passando ai vari sottogiochi implementati da Rockstar, potremo cimentarci nella realizzazione dei graffiti, il furto di autoradio, la possibilità di scassinare serrature e manette, rapinare i passanti, allenarsi in una palestra dentro il nostro covo ed altri ancora. Durante questi eventi particolari all’interno del gioco, ci saranno diverse modalità di esecuzione da dover imparare. Per rubare le autoradio bisognerà svitare le viti che le tengono fissate al cruscotto, guarda caso ruotando lo stick analogico sinistro nel minor tempo possibile. Per scassinare delle manette o una serratura, bisognerà prestare attenzione alla vibrazione del pad. Nella scrittura di graffiti bisognerà mantenere il cursore entro una particolare linea guida e procedere con una certa velocità, in caso contrario ci troveremo a sprecare le bombolette di vernice spray, e da qui la necessità di procurarsi del denaro.
Tutti per uno!
Se trovarsi un sano lavoro part time potrebbe essere la soluzione per ogni bravo adolescente, questa non è la via che un membro dei guerrieri intraprende nel gioco. Le soluzioni come già accennato sono diverse, potremo assaltare negozi, rapinare passanti o rubare autoradio dalle auto parcheggiate. Ognuna di queste azioni si compie tramite un sottogioco, ma la cosa più interessante sta nel momento in cui effettuarle. La necessità di guadagnare alcuni dollari arriva, e deve essere gestita, proprio durante le varie missioni nei livelli di gioco. Se ci troveremo con molti danni per le risse, bisognerà andare a cercare uno spacciatore di Flash, ovvero una specie di droga sintetica a base di anfetamine che ci permette di curarci. Se dovremo aumentare la nostra notorietà nel mondo delle bande, dovremo anche graffitare i vari muri di New York, e cosi via.
secondo il codice dei Guerreri, nessuno viene mai lasciato indietro, quindi per completare gli obiettivi primari del livello bisognerà andare a liberare o recuperare i nostri compagni.
Tutti per uno!
Descrivendo velocemente le altre caratteristiche del gioco, possiamo far notare la resa delle ferite, che viene mostrata sulla pelle di ognuno dei Guerrieri, tramite tagli e lividi, fino a quando non ci si cura. Oppure ricordiamo la regola, secondo il codice dei Guerreri, secondo cui nessuno viene mai lasciato indietro, quindi per completare gli obiettivi primari del livello bisognerà andare a liberare o recuperare i nostri compagni.
L'azione ed il gioco si svolge ovviamente di notte, ed uno dei vantaggi per i guerrieri sarà l’utilizzo delle zone d’ombra. Sfruttare l’oscurità sarà, infatti, fondamentale per superare alcune sezioni del gioco, di comune accordo alla possibilità di nascondersi nel buio potremo sfruttare anche alcuni trucchetti per distrarre i nostri avversari o i poliziotti di turno, come ad esempio provocare rumori in altre direzioni lanciando oggetti o bottiglie. Altra massima necessaria per sopravvivere è che un guerriero non può vincere da solo tutta la guerra, una delle feature da padroneggiare alla svelta è quella relativa alla gestione del proprio team. Tramite la pressione di un tasto sul pad si fa comparire un menu a scelta rapida, in cui si possono selezionare sei ordini fondamentali da impartire al resto del gruppo. Questi comandi vanno dal classico “seguitemi” al “copritemi le spalle” o “distruggete tutto”, ognuno dei quali, se utilizzato al momento opportuno, fornisce un supporto vitale per completare la missione.
Co-op Warriors
Una delle caratteristiche più interessanti da ricordare è l’implementazione del co-op mode. Un altro giocatore potrà entrare in qualsiasi momento dentro all’azione, semplicemente premendo il tasto start sul pad, ed altrettanto velocemente potrà uscire dal gioco ripassando il controllo del personaggio alla cpu. Il co-op, oltre ad essere particolarmente appagante in certe situazioni quando permette d'effettuare alcune prese particolari, porta con sé anche un nuovo tipo di telecamera. Se i due personaggi controllati agiscono vicini tra loro, la telecamera rimarrà in versione standard, con il controllo della visuale dato solo al giocatore principale, ma questo non vincola i movimenti dei due giocatori, infatti è possibile allontanarsi per svolgere diversi compiti o prendere strade differenti. In questo caso lo schermo si dividerà in due parti, ognuna con la possibilità di ruotare la camera a proprio piacimento. Questa soluzione, che si dimostra efficace per controllare i singoli personaggi, ha però un punto debole durante lo switch di visuale che, per quanto possa essere veloce, provoca un disorientamento nell’azione specie se si sta combattendo. L’uscita prevista per The Warriors, su Ps2 ed Xbox, è fissata per il 21 ottobre. Il gioco sarà localizzato in italiano nei testi e sottotitoli ai dialoghi, che resteranno con le voci dei doppiatori originali. L’onere di produrre un titolo basato su una licenza cinematografica cosi particolare come quella dei Guerrieri non è gestibile con leggerezza, The Warriors in questa prima battuta ci è apparso come un titolo solido, in cui la semplice struttura di picchiaduro viene rafforzata dai vari sottogiochi e dalle altre implementazioni di Rockstar. Appuntamento quindi in sede di recensione per una valutazione approfondita su tutti gli aspetti del titolo.
The Warriors è un progetto decisamente ambizioso per Rockstar, forse non complesso quanto lo sviluppo di un titolo come GTA, ma altrettanto delicato da veicolare al pubblico. Un motivo su tutti, l’utilizzo della licenza originale di “I guerrieri della notte”, o appunto “The Warriors”, se utilizziamo il titolo inglese. A differenza di altri spin-off cinematografici più o meno recenti, il gioco made in Take 2, si propone come una sorta di versione extended di uno tra i film cult a cavallo tra gli anni 70 ed 80. Intendiamoci come e forse più di Gta anche The Warriors è un titolo dedicato ad un pubblico adulto, non solo per i dialoghi e le scene riprodotte, ma anche per la condotta vera e propria all’interno del gioco, dove la legge del più forte è l’unica che conta e dove chi non ricorre alle mani per risolvere un problema non è un vero uomo. Il setting di The Warriors inizia circa tre mesi prima del grande scontro tra bande, quindi il nucleo intorno a cui ruota la trama del film viene riproposto solo durante l’ultimo terzo di gioco. Tutte le zone di New York, controllate dalle relative bande rivali, sono quindi accessibili tramite la classica metropolitana, secondo le linee attive nel 1979, data di uscita originale del film negli USA. La struttura base di The Warriors è quella di un picchiaduro a scorrimento, ma sarebbe riduttivo considerarlo come tale. Sin dai primi livelli di tutorial, ci si accorge di come in Take 2 abbiano voluto arricchire la meccanica di gioco, integrando aspetti manageriali per le proprie risorse, aspetti tattici nella gestione dei nostri compagni, ed una nutrita serie di sotto-giochi fondamentali per compiere alcune azioni.