Theatrhythm: Final Bar Line, tutto quello che sappiamo

Forse pensavate che il prossimo anno, con un bel po' di fortuna, avreste dovuto scegliere quale fosse il Final Fantasy migliore del 2023 tra Final Fantasy XVI e Final Fantasy VII Rebirth, e invece ci ha pensato Square Enix a scegliere per voi, perché quando scende in campo un Theatrhythm non c'è più storia.

Anche perché è un GDR senza storia, o almeno non l'aveva Theatrhythm Final Fantasy: All-Star Carnival, che sembrava aver chiuso la serie nel lontano 2016... ma chi lo sa, Square Enix potrebbe sorprenderci. Si è capito che siamo dei grandissimi fan di questa serie musicale? Vi spieghiamo perché mentre ricapitoliamo tutto quello che sappiamo su Theatrhythm: Final Bar Line.

Musica, maestro

Per farla breve, Theatrhythm Final Fantasy: Curtain Call era uno spasso da giocare, e non solo perché era intuitivo, semplice e immediato, ma anche perché si giocava sulle note di oltre 200 brani presi da un po' tutti i Final Fantasy - e non solo! - usciti fino a quel momento, e se c'è una cosa che mette sempre tutti d'accordo, a prescindere del Final Fantasy di cui si parla e dei suoi problemi, è la musica.

Per chi non conoscesse minimamente l'argomento, cerchiamo di spiegare il gameplay. Essenzialmente si sceglie un brano e si affronta il minigioco musicale schiacciando i tasti che compaiono sullo schermo nel momento giusto: l'interfaccia aiuta tantissimo, in questo senso, e lo sviluppatore threeindieszero aveva congegnato anche due sistemi di controllo, uno touch e l'altro manuale, per venire incontro a tutti i gusti. Ovviamente, meglio si segue il ritmo, più punti si accumulano in vista della valutazione a fine brano.

I minigiochi musicali si dividevano essenzialmente in tre categorie: BMS, FMS e EMS. I primi sono veri e propri combattimenti in cui si interagisce con tre tipi diversi di note (a tocco, a scorrimento e a pressione). Gli FMS raffigurano gli eroi in viaggio, un po' a piedi e un po' in Chocobo o in aeronave, ma fondamentalmente funzionano come i BMS. Gli EMS, infine, si svolgono con un filmato sullo sfondo che rende più complicato seguire l'intreccio di note a schermo. E fin qui siamo nell'ottica di pressappoco ogni rhythm game che si rispetti.

Theatrhythm, però, era anche un gioco di ruolo. Completando le varie sfide musicali nelle diverse modalità di gioco, si sbloccavano oltre 60 personaggi appartenenti alla saga, con tanto di punti esperienza e abilità o incantesimi da sbloccare aumentando di livello. Il giocatore li combinava poi in una banda di massimo quattro personaggi che partecipano agli stage, combattendo contro i nemici e sferrando attacchi in base alle performance del giocatore: tra evocazioni, magie e Limit Break, c'era un po' di tutto e funzionava maledettamente bene in ottica di fanservice.

Final Bar Line

E quindi vi abbiamo parlato di Theatrhythm Final Fantasy: Curtain Call, ma che c'entra col nuovo Theatrhythm: Final Bar Line? Beh, c'entra perché, a giudicare dal trailer, il nuovo gioco funziona alla stessa, identica maniera, con tutti i miglioramenti introdotti nell'arcade Theatrhythm Final Fantasy: All-Star Carnival. Questo è un sollievo se consideriamo l'esperimento mal riuscito di Kingdom Hearts: Melody of Memory.

La differenza sta nella quantità di personaggi e brani musicali e nelle modalità di gioco che includono l'inedita modalità Pair per le partite in cooperativa. Torna anche la modalità Multigiocatore online, dove quattro giocatori devono completare insieme uno stage, ma possono anche intralciarsi a vicenda usando le abilità Burst dei personaggi selezionati nel tentativo di primeggiare al momento della valutazione.

In questo senso, Square Enix ha confermato che Theatrhythm: Final Bar Line è stato pensato per ogni tipo di giocatore e, proprio come nei titoli precedenti, ci saranno vari livelli di difficoltà tra cui scegliere che non precluderanno alcun contenuto. Dunque sarà possibile prendersela con calma, o addirittura ignorare il gameplay per godersi i brani e i filmati cinematici sbloccati nella modalità Teatro.

Di personaggi, questa volta, ce ne saranno quasi un centinaio: threeindieszero ha aggiunto, tra gli altri, i tre compagni di viaggio di Noctis e Aranea da Final Fantasy XV, Y'shtola, Thancred, Yda e Alphinaud da Final Fantasy XIV, nuove invocazioni e così via. Per quanto riguarda le musiche, invece, il discorso si fa un po' più complesso, perché al lancio ci saranno ben 385 brani musicali, tratti dai Final Fantasy principali e dai tanti spin-off usciti negli anni, tipo Final Fantasy Type-0, Final Fantasy: Mobius e Final Fantasy: Crystal Chronicles.

Avrete notato, tuttavia, che il gioco non si intitola più Theatrhythm Final Fantay, ma Theatrhythm e basta, con sottotitolo Final Bar Line. Il motivo è semplice: Square Enix proporrà una serie di DLC in diversi formati che espandono il repertorio di brani musicali abbracciando tantissimi altri brand della compagnia nipponica, compresi NieR, The World Ends with You, Mana, Octopath Traveler, Xenogears e altri ancora.

Il modo in cui si possono sbloccare questi brani a pagamento è, tuttavia, un po' incartato. Partiamo dal presupposto che Theatrhythm: Final Bar Line uscirà in tre edizioni. La Standard Edition, acquistabile per via fisica o digitale, include i suddetti 385 brani della serie Final Fantasy. La Digital Deluxe Edition include tutte le musiche dell'edizione Standard, 27 tracce in più e anche tutti i contenuti del Season Pass 1, per un totale di 442 brani. La Premium Digital Deluxe Edition infine, include, tutti i brani dell'edizione Standard, le 27 tracce aggiuntive della Digital Deluxe, e tutti i contenuti dei Season Pass dal primo al terzo, per un totale di 502 brani.

I Season Pass saranno tre in totale e includeranno tutti i pacchetti aggiuntivi che Square Enix prevede di pubblicare dal lancio fino all'autunno 2023. Sebbene sia possibile acquistare i pacchetti singolarmente, i Season Pass offrono fino a 30 brani in un sol colpo a un prezzo un po' più contenuto rispetto alla somma di tutti i pacchetti. E con questo è tutto: ora non ci resta che aspettare febbraio per mettere le mani sul gioco, anche se non è esclusa l'uscita di una versione demo nel prossimo futuro.