Il 2020 ha fatto paura, vero? Be' il 2021 non è stato da meno, c'è poco da eccepire. Nooo macché pandemie e restrizioni, qui si parla dei titoli horror che hanno visto la luce nell'anno che ci sta per lasciare.
Il genere è da sempre sinonimo di adrenalina e tensione psicologica, ma soltanto alcuni eletti riescono nell'intento di scuotere dal profondo e prendere davvero a sberle il giocatore. Come ogni anno, anche nel 2021 l'orrore è strisciato insidioso nei nostri salotti e lo ha fatto sia con conferme dal successo prevedibile, sia con qualche sorpresa inaspettata.
Controllate che sotto il letto non ci sia nessuno e seguiteci nelle prossime righe: proveremo a mettere in fila i cinque migliori giochi horror degli ultimi dodici mesi.
A proposito: avete controllato anche dentro l'armadio, vero? No? Ahia. Grave errore...
Resident Evil Village
Partiamo dalle conferme, dunque. Nel caso di Resident Evil l'epiteto "mostro" sacro è quanto mai azzeccato e l'ottavo capitolo non fa che ribadire una volta di più il calibro della serie. In ogni sua incarnazione, infatti, la leggendaria serie Capcom sembra avere l'abbonamento annuale alle nostre top e l'allegra scampagnata rumena di Ethan Winters non sfugge a questa regola.
Resident Evil Village è il degnissimo erede di quel settimo episodio che ha cambiato le carte in tavola dopo secoli di terza persona, confermandone i pregi a fronte di un parco nemici rinnovato ma sempre desideroso di farci la pelle. La critica e una larga fetta di pubblico hanno decisamente apprezzato l'audace intenzione di strappare col passato, specie dal punto di vista delle ambientazioni e del bestiario, e alcuni, graditi riferimenti alla quarta puntata della saga non sono passati di certo inosservati.
Resident Evil muta, si evolve, vira, ma è sempre lì, pronto a innescare discussioni tra gli appassionati e ad alzare il ditino quand'è il momento di stilare le classifiche dei migliori. Bah, che presuntuoso, oh.
The Medium
Da Resident Evil a The Medium, il passo che risuona nell'oscurità capace di farcela fare sotto è davvero breve; e non per le somiglianze stilistiche tra i due titoli, ma per quello che il secondo rubacchia alla tradizione horror giapponese.
In realtà la corrispondenza d'amorosi sensi più evidente sembrerebbe essere con Silent Hill, proprio per quella tensione psicologica crescente che The Medium mette in campo in dosi massicce. Si sa, Natale è il periodo dei doni, ma così, a occhio, Marianne avrebbe volentieri fatto a meno del suo: la nostra coraggiosa protagonista ha infatti il potere di fare un giretto nella dimensione ultraterrena degli spiriti, durante autentiche esperienze extrasensoriali funzionali al gameplay.
La colonna sonora rifinita da Akira Yamaoka, una direzione artistica da urlo e una giocabilità coinvolgente vanno di pari passo con atmosfere cariche di angoscia e una narrazione profonda. Elementi che fanno di questo horror next-gen polacco uno dei più intriganti del 2021.
Little Nightmares II
Little Nightmares II è uno di quei curiosi titoli che, più che lasciarsi giocare, sembra divertirsi a stuzzicarci. E già questa suona come una caratteristica abbastanza disturbante, dobbiamo ammetterlo. Questione di dettagli, percezioni, particolari che sono sotto i nostri occhi per l'intera durata della partita, ma che assumono contorni e significati differenti a ogni nuova run.
Le lugubri peripezie di Mono e Six avanzano tra oscurità e rompicapi accattivanti, capaci di sfruttare al meglio la collaborazione tra i due personaggi. Tuttavia è proprio la sibillina, a volte persino enigmatica, narrativa a conferire a Little Nightmares II un valore superiore a quello strettamente ludico, tratteggiando il racconto di allegorie e riferimenti tematici eleganti. Il costante senso di inquietudine trasmesso dalle ambientazioni e da nemici dal design ansiogeno sono poi il tocco di classe finale, che arricchisce questo passo avanti non da poco rispetto al primo episodio.
Insomma, il vero, piccolo incubo sarebbe non dargli una chance, fidatevi di noi... MUAHAHAHAH... ehm, andiamo avanti.
House Of Ashes
Nell'edizione 2021 del dizionario dei modi di dire, se controllate bene, alla voce "Passare dalla padella alla brace" troverete come definizione "Incipit di House of Ashes". Non ci credete? Bene, allora: siamo in Iraq nel bel mezzo del conflitto bellico post Torri Gemelle. Ecco, già così non è che ci sembrino proprio le alpi di Heidi in quanto a tranquillità, ma, come se non bastasse, un cedimento del terreno fa sprofondare nel sottosuolo un manipolo di membri delle due fazioni in lotta, catapultandoli in un inferno fatto di leggende mesopotamiche e pericoli occulti.
Il team Supermassive Games non è nuovo ad avventure da brividi collettive, House of Ashes segna però una piccola evoluzione tecnica rispetto al loro prodotto finora più apprezzato: Until Dawn. La telecamera è per la prima volta libera e il gameplay sensibilmente meno "guidato" se paragonato ai suoi predecessori, sebbene ancora un po' troppo ingessato.
Propone senza dubbio il miglior plot della trilogia The Dark Pictures e, nonostante sia lontano dalla perfezione, offre una manciata di ore di puro terrore in compagnia di riti sumeri e altre simpatiche maledizioni mortali.
Chernobylite
Igor, testimone del disastro nucleare di Chernobyl in veste di giovane fisico, decide di tornare sul luogo della sciagura trent'anni dopo, in cerca della verità.
Ora, sorvolando sul fatto che il nostro protagonista non avesse davvero nulla di meglio da fare, e che meriterebbe una rapida successione di scappellotti per la decisione presa, Chernobylite non è un horror in senso stretto, bensì un GDR a tinte fantascientifiche che pone un marcato accento sulle meccaniche survival.
Nella zona di alienazione il sentore di morte e desolazione è tangibile, e il clima davvero tetro, grazie a un lavoro di ricostruzione fedele e minuzioso. Un sistema di combattimento che prevede approcci differenti; dinamiche gestionali abbinate al nostro centro operativo; ordini da impartire alla nostra squadra. Igor se la vedrà con un po' di tutto questo insomma, e oltre ai prevedibili soldati e sgorbi radioattivi, non manca nemmeno un grazioso stalker incaricato dal governo di tapparci la bocca.
Come accennato poco fa, forse Chernobylite non risponderà "presente" al richiamo dell'horror duro e puro, ma per noi merita un posto in questa lista anche solo per il coraggio dimostrato e per le sue atmosfere davvero riuscite.
Questi sono i titoli horror che secondo noi meritano la palma dei migliori usciti nel 2021, e non vediamo l'ora di leggere i vostri. Diteceli nei commenti qui sotto e non abbiate paura di sbagliare: l'ascia che abbiamo in mano non è affilata, tranquilli.