le minute macchine reagiscono in modo così immediato anche quando sono in volo e si lasciano così facilmente dominare dal giocatore che rendono il gameplay di Trackmania qualcosa di molto vicino al famigerato termine “Stylish”.
Nelle 5 piste a disposizione presenti nel demo, abbiamo piacevolmente fatto la conoscenza dei 3 principali ambienti di gioco: nel deserto in cui le muscle car americane danno il meglio di sé in fatto di velocità, giri della morte e salti da trampolini esagerati, per poi passare al ghiaccio artico dove l’aderenza su strada è il problema principale ed infine ai campi d’erba inglesi.
In Trackmania la sfida è principalmente contro sé stessi ed i trabocchetti più o meno celati dei circuiti visto che la presenza della vettura controllata dalla CPU (ma anche dagli altri giocatori in multiplayer) non porta ad una interazione in stile Micromachines con possibili corse a base di sportellate e spinte verso i dirupi. Se la cosa, a prima acchito, potrebbe preoccupare qualcuno, posso dirvi che la scelta dei programmatori è stata la più giusta visto che la frenesia e la velocità delle sfide non avrebbe consentito ai nostri riflessi di gestire in modo opportuno anche il gioco sporco degli avversari.
Un urbanista di qualità!
Ma la vera particolarità dell’opera di Nadeo e che l’ha portata a divenire un vero e proprio punto di riferimento sulla rete è sicuramente l’editor delle piste. Con pochissimi click del mouse (o con lo stesso numero di battute sulla tastiera) sarà possibile costruire dei circuiti customizzati degni dei migliori sogni (o dei peggiori incubi) dell’urbanista che è in voi: gallerie, trampolini, curve impossibili, chicane, sopraelevate e molto altro ancora. Il bello è che una volta testate, potrete rendere disponibili anche in rete queste piste creando una sorta di scambio virtualmente infinito fra appassionati ed è questa la vera arma in più di Trackmania.
Build & Play
Le due componenti del gioco si fondono poi nella modalità “puzzle” che si basa sugli step “build & play”. In una sorta di schema che ricorda da vicino l’antico Pipemania (qualcuno se lo ricorda ancora?) dovremo costruire da zero o completare una pista già esistente con un numero e tipo di pezzi limitato e poi testarla di persona per vedere se sarà praticabile dall’inizio alla fine (passando inoltre per i checkpoint prestabiliti). Se i primi schemi presenti risulteranno molto elementari, il livello di difficoltà aumenta in pochissimo tempo, rendendo Trackmania anche un puzzle game di interessante caratura.
Se i primi schemi presenti risulteranno molto elementari, il livello di difficoltà aumenta in pochissimo tempo, rendendo Trackmania anche un puzzle game di interessante caratura.
Build & Play
Riguardo l’aspetto tecnico, non aspettatevi un numero di poligoni su schermo impressionante in TM ma d’altra parte oltre ad un orizzonte visivo veramente ampio, va apprezzato un frame rate che, almeno in questo demo, non ha presentato rallentamenti di sorta anche in presenza di costruzioni piuttosto imponenti. Assolutamente trascurabile invece il lato sonoro: se gli effetti del motore sono nella norma che più norma non si può, i rapidi jingle musicali non si fanno molto amare, con l’intro nel menù principale che vi farà venir voglia di abbassare immediatamente il volume delle vostre casse.
In questo demo, non abbiamo potuto apprezzare il replay che si preannuncia altamente spettacolare (pensate che già in game ci sono 9 telecamere liberamente gestibili dal giocatore) e neppure la modalità di gioco survival il cui nome preannuncia qualcosa di piuttosto “extreme”. Vi ricordo infine che nella versione definitiva del gioco avrete la possibilità di confrontarvi on line in tre modalità diverse di gioco, due sono riconducibili a modalità di gioco singole (minicampionato e Time Attack) mentre la terza proporrà una sfida a squadre fra i giocatori presenti nel server di gioco.
Let’s ready to race
Non c’è alcuna ragione per dubitare sul fatto che Trackmania diverrà un “piccolo” cult anche in Italia. Nonostante il ritardo accumulato di alcuni mesi rispetto all’uscita nel resto del mondo, il gioco targato Nadeo fa del meltin pot “Build & Play” il suo punto di forza ed elementi del genere non hanno certo tempo (a differenza dell’aspetto tecnico…). L’appuntamento è alla recensione su queste pagine e in rete a sfidarsi su qualche chicane impossibile o su di un vorticoso giro della morte.
Mentre già leggiamo varie news sul futuro sequel “Sunrise”, finalmente grazie a Koch Media nella prima metà di settembre arriverà anche in Italia Trackmania. Il titolo della software house francese Nadeo è già divenuto una sorta di cult in rete per migliaia di appassionati di corse on line. In questa anteprima cercheremo di farvene capire le ragioni…
Se guardando le immagini vi siete fatti l’idea che Trackmania sia un racing game smaccatamente arcade, avete ragione solo in parte. Vero è che l’impostazione di guida sia veramente immediata e piacevole, senza badare per nulla a qualsiasi velleità simulativa. Ma non si può rimanere quasi estasiati dalla dinamica con cui la semplicissima interazione dei comandi (tramite tastiera, pad o volante) si manifesta su schermo: le minute macchine reagiscono in modo così immediato anche quando sono in volo e si lasciano così facilmente dominare dal giocatore che rendono il gameplay di Trackmania qualcosa di molto vicino al famigerato termine “Stylish”.