0

Trauma Center: Second Opinion

L'Allegro Chirurgo in versione moderna è arrivato, e dopo il successo du Ds questa volta è il turno del Nintendo Wii!

ANTEPRIMA di Claudio Camboni   —   02/11/2006
Trauma Center: Second Opinion
Trauma Center: Second Opinion
News Immagini
Trauma Center: Second Opinion
Trauma Center: Second Opinion

Chi se lo ricorda, l'allegro chirurgo?

Questo capitolo di Trauma Center, che ormai possiamo considerare come un franchise molto importante per Atlus, è stato chiamato "Second Opinion". Si tratta sostanzialmente di un potente "upgrade" della versione Nintendo DS. Non un mero porting, ma un gioco migliorato sotto diversi punti di vista. Storia, personaggi e gameplay sono gli stessi, comunque. E' stato aggiunto un capitolo finale alla storia, così che chi avesse già apprezzato il primo Trauma Center possa avere la curiosità di finire anche questo. Gli attrezzi del mestiere utilizzabili sono stati aumentati. Unendo il nunchaku ed il remote possiamo cercare di risvegliare il paziente con una scarica elettrica di defibrillatore, oppure applicare garze sterili facendo ampi movimenti con le mani nello spazio virtuale.

Gli attrezzi del mestiere utilizzabili sono stati aumentati

Chi se lo ricorda, l'allegro chirurgo?

Il bisturi è sensibile ai movimenti ed alla profondità, donando al gioco un'immersività ancora più profonda rispetto a quella provata su Nintendo DS. Ovviamente impugnare un pennino su uno schermo di 3 pollici oppure usare le mani davanti al televisore fa una bella differenza. La tensione emotiva che Trauma Center riesce a creare è unica, e si diffonde anche tra gli spettatori che assistono ad una sessione di gioco. Per questo ci troviamo di fronte ad un titolo capace di divertire tutti, giocatori e non giocatori, con quel pathos tipico di serie televisive in stile "Medici in prima Linea". L'allegro chirurgo in chiave moderna, insomma!

Trauma Center: Second Opinion
Trauma Center: Second Opinion

Il comparto grafico è semplice e funzionale. Nemmeno per un secondo si sente la necessità di avere poligoni in più, o qualche effetto grafico aggiuntivo. Questo Trauma Center è il perfetto esempio di gioco creato ad hoc per Nintendo Wii: innovativo, fresco, emozionante e semplice da giocare per tutti allo stesso tempo. Il design generale è accattivamente e riprende ovviamente quello (vincente) del capitolo DS, cavallo vincente non si cambia. La giocabilità è così solida e precisa da non richiedere null'altro, e Trauma Center assume tutti i toni di un potenziale sleeper hit per la futura console Nintendo.

Nemmeno per un secondo si sente la necessità di avere poligoni in più, o qualche effetto grafico aggiuntivo

La casistica delle operazioni da effettuare è molto ampia. Si va dalle fratture e loro ricomposizione, a trombosi, lacerazioni, corpi estranei da estrarre, emorragie da fermare e mali ben peggiori. Una cronaca nera di interventi da eseguire con successo per rianimare il paziente molto spesso ai limiti della vitalità. Molte missioni nascondono puzzle game intriganti ed abbastanza impegnativi, come ad esempio quello della frattura della tibia che va ricomposta pezzo per pezzo proprio come si trattasse di quei giochi che spesso si fanno da bambini, con le figure da far combaciare, il tutto con un tempo ben scanditi dal cronometro. I dialoghi sono molto intensi, come nel capitolo per DS, e la storia anche se carina è un mero pretesto per proporre ogni volta nuove situazioni sulle quali andare ad intervenire.

La maggior parte delle operazioni iniziano con un taglio da bisturi nella parte interessata. La telecamera andrà successivamente a zoomare fino ad entrare nel corpo del paziente ed a visualizzare gli organi da operare. Il sottofondo musicale è molto ben studiato e crea un pathos incredibile al giocatore. Oltre ad una musica cupa e ansiogena c'è anche il rumore della macchina che scandisce i battiti cardiaci che contribuisce a creare quella suspance necessaria in un gioco del genere.

Il sottofondo musicale è molto ben studiato e crea un pathos incredibile al giocatore

In alcune situazioni, inoltre, si lavora al buio ed è anche importante posizionare bene la luce della lampadina per lavorare al meglio. Il remote controller prenderà quindi la forma di un bisturi, un gel antibiotico, un filo per ricucire, uno scalpello, un'apparecchio da ultrasuoni oppure una garza da applicare una volta portata a termine la missione. E' bello che questo gioco mostri quante possibili diverse applicazioni sono possibili grazie al sistema di controllo di Nintendo Wii.

Trauma Center: Second Opinion
Trauma Center: Second Opinion

La scalata al successo

La storia è accattivante, benchè mero pretesto a funzione del gameplay come precedentemente detto. Impersonifichiamo il Dottor. Stiles, giovane medico di grande talento, e con lui cerchermo di diventare dei medici di successo con una inarrestabile scalata di successi e guarigioni. Quello che stupì del primo capitolo fu proprio la storia molto matura e romanzata, con psicologie complesse narrate anche al di fuori della sala operatoria. Una sorta di telefilm sul genere, con le dovute proporzioni. Il gameplay sarà ugualmente immersivo, la maggior parte dei movimenti del controller sono stati studiati appositamente per sembrare il più realistici possibile.

la maggior parte dei movimenti del controller sono stati studiati appositamente per sembrare il più realistici possibile

La scalata al successo

Per usare il defibrillatore è necessario unire nunchaku e remote e poi avvicinarli al paziente premendo il pulsante per la scarica, ad esempio. Oppure per utilizzare le pinze (che rimuovono oggetti) bisognerà premere i tasti A e B contemporaneamente sul telecomando. Uno si trova nella parte frontale, l'altro in quella posteriore, facendo si che dovremmo mimare il "gesto" di prendere qualcosa con le pinze. Le garze si stendono nella direzione e con la velocità che noi desideriamo, rilevando il movimento tridimensionale e la traiettoria nello spazio.

Trauma Center: Second Opinion
Trauma Center: Second Opinion

Wii-Make o Re-Make?

Atlus ha assicurato che ci troviamo di fronte ad un "Wii-make", ovvero un titolo studiato da zero per la console da casa Nintendo. Non di mero porting si tratta, quindi, ma di un gioco che sfrutta al massimo le potenzialità di controllo di Wii. Il motore grafico è stato completamente aggiornato e la quantità di oggetti utilizzabili è lievitata con il passaggio da pennino a telecomando e relativo uso dello spazio tridimensionale. La storia è stata ampliata ed il finale cambiato, per tutti coloro che avessero già finito la versione DS. Il gameplay risulta molto convincente, data la sua perfetta funzionalità e precisione. Non ci resta che attendere la versione finale per giudicare appieno le potenzialità di questa possibile perla di originalità e giocabilità.

Ormai possiamo senza dubbio di smentita affermare che Nintendo Wii si propone al pubblico con lo stesso medesimo approccio del fratellino di successo DS: un approccio totalmente innovativo, intuitivo e semplice da attrarre tutta la famiglia, dal nonno al nipote, passando per le donne. Wii ha la stessa filosofia, la stessa freschezza e possibilmente gli stessi tipi di videogiochi. Trauma Center è uno dei più apprezzati sulla console portatile Nintendo, perchè non produrlo anche in una sua versione tutta casalinga? Il remote controller si presta praticamente ad ogni uso ed evenienza, e l'idea di maneggiarlo come un bisturi non è affatto malvagia!