Contro ogni aspettativa, questo 2021 segnerà il prepotente ritorno di EPD 7 sul palcoscenico Nintendo. Prima Famicom Detective Club, a ottobre Metroid Dread, a settembre WarioWare: Get It Together!. Dopo quattro anni di silenzio, questo team debutta su Switch con ben tre titoli. Si tratta del gruppo maggiormente differente dagli altri all'interno dell'azienda nipponica, essendo quello che discende da SPD e, prima ancora, da R&D1 di Yokoi. Il suo uomo chiave è Sakamoto, che infatti ha gestito e supervisionato ben due dei tre progetti. È quello meno legato a Miyamoto non solo come persona, ma anche come filosofia di sviluppo ed estetica. E si vede chiaramente dai tre titoli appena citati.
Naturalmente questo storico gruppo ha dovuto adattarsi alle richieste del mercato attuale, sia in termini di tempistiche di sviluppo, sia in termini di valori produttivi (in particolare l'alta definizione). Sembra un discorso scontato, ma per un team da sempre abituato - principalmente - a lavorare su console portatili, il passaggio da Nintendo 3DS a Switch non è stato affatto banale: del resto, ognuno dei tre giochi nominati poc'anzi è stato sviluppato con l'aiuto di un'altra software house. Famicom Detective Club con Mages, Metroid Dread con MercurySteam, WarioWare: Get It Together! - presumibilmente - con Intelligent Systems.
Per chi non la conoscesse, la serie di Wario Ware propone una rapida serie di microgiochi, da affrontare a raffica uno dopo l'altro. Sono sfide di pochi secondi, in cui bisogna capire celermente cosa fare, ed essere altrettanto veloci nell'esecuzione. Appare il naso di una persona dormiente? Probabilmente bisogna grattarlo per farla svegliare. Un dentifricio con uno spazzolino sotto? Andrà colpito per svuotarne il contenuto. Sono esempi banali, e siamo consapevoli che esposti così sembrano alquanto stupidi, ma vi assicuriamo che nel gioco funzionano a meraviglia.
Nella nostra anteprima di WarioWare: Get It Together! scopriamo che soprese ci attendono nel gioco, tenendo sempre in considerazione che il titolo arriverà nei negozi molto presto, e cioè il 10 settembre 2021.
Personaggi e multiplayer
Non è un momento facile per WarioWare: nessun episodio supera un milione di copie dal 2006, dai tempi di Wii e DS, che hanno esaltato come nessun altro le potenzialità della serie. Una serie che, per sua stessa natura, era adatta ai giocatori occasionali ancor prima che si parlasse di loro.
WarioWare sarebbe perfetto per un episodio mobile, è rapido e poco impegnativo, adrenalinico e superficiale. Nintendo lo sa, tanto che in un recente sondaggio ha domandato se fossimo disposti a spendere 50 dollari per un nuovo capitolo della saga. Attendendo notizie a riguardo del prezzo, possiamo dire che gli sviluppatori hanno puntato largamente sul multiplayer locale, attività ben più facile e intuitiva su Nintendo Switch che su qualsiasi altra piattaforma.
Il titolo sembra studiato per esaltarsi attraverso l'utilizzo di un Joy-Con isolato. Sicuramente sarà possibile esperirlo in altre maniere, ma è chiaro che, a differenza del solito, il sistema di controllo con un singolo Joy-Con non sarà un ripiego, bensì l'impostazione principale per cui è stato arrangiato il progetto. Che in effetti è perfetto per la modalità "da tavolo" di Switch: un Joy-Con per uno, e dieci minuti passati ad affrontare i microgiochi di WarioWare: Get it Together!.
A differenza dei titoli passati, in WarioWare: Get It Together! ogni microgioco va affrontato attraverso un personaggio. Questo significa che le piccole missioni, ogni volta, richiederanno di spostare il protagonista all'interno dello schermo. Sembra scontato, ma non lo è: in precedenza, spesso si interagiva direttamente con la schermata, magari grazie al Touch Screen. In questo titolo invece bisogna selezionare un tris di personaggi, scegliendoli da una schiera di tredici elementi: quelli noti sono Wario, Cricket, 18-Volt, Mona, Dribble & Spitz, Dr. Crygor e 9-Volt.
I personaggi non differiscono soltanto nell'aspetto, ma anche nelle movenze e negli attacchi. Questo significa che ognuno di loro sarà più o meno favorito all'interno di ogni microgioco: se per un approccio veloce e occasionale tutto cioè è piuttosto irrilevante, a lungo andare invece si rivelerà importante per perfezionare i propri risultati.
Esiste una modalità storia, in cui andranno superate delle piccole antologie di microgiochi all'interno di un contesto narrativo probabilmente delirante. La "storia" potrà essere affrontata anche in multiplayer cooperativo, sempre scegliendo tre personaggi a testa. Ci sarà sicuramente una modalità sfida, in cui migliorare i tempi e i record, che consentirà al titolo - come sempre - di incrementare la propria longevità e rigiocabilità.
Grafica
L'aspetto è rimasto lo stesso di sempre, con personaggi strampalati e atmosfere bislacche; ci sono pezzi d'aglio in ogni dove, e la fastidiosa voce di Wario a commentare gli eventi (e, paradossalmente, a presentare il gioco all'interno del trailer). Visivamente è bizzarro e iconico, forse perfino troppo per abbracciare un'ampia platea: del resto il protagonista è Wario, che di Nintendo ha sempre rappresentato (assieme a Tingle e pochi altri) l'anima più "freak".
Non solo i personaggi sono stravaganti, lo è tutta l'estetica del gioco: propone una continua commistione di stili diversi, senza alcuna ambizione di risultare "bello" o "gradevole". Perfino i soggetti (e oggetti) trattati spesso non hanno il minimo senso, si passa da scenari fantascientifici a utensili di uso quotidiano, come appunto dentifrici o spazzolini. Alcuni quadranti sono disegnati in stile realistico, altri sembrano quasi astratti; la costante presenza di personaggi, stavolta, renderà tutto ancora più strano e incoerente. Ancora più Wario.
WarioWare: Get It Together! segna il ritorno in alta definizione di una saga tanto iconica quanto stramba. Una serie che, per natura, si rivolgeva ai giocatori occasionali quanto ancora nessuno - o quasi - parlava di "casual gaming". Da quindici anni, dai tempi di Nintendo DS e Nintendo Wii, un capitolo della saga non raggiunge il milione di copie. Su Switch, Nintendo punta molto sul multiplayer locale: è per questo che, a differenza del solito, si controlla un personaggio per affrontare le serie di microgiochi. Una scelta che permetterà di diversificare ulteriormente le modalità di affrontare ogni piccola sfida. Il gioco arriverà il 10 settembre: prima di quella data, probabilmente ci saranno comunicate le modalità che accompagneranno la "storia" principale.
CERTEZZE
- Punterà sul multiplayer
- I personaggi daranno varietà ai microgiochi
- Atmosfera bislacca
DUBBI
- Quanto durerà?
- L'aspetto allontanerà parecchi giocatori?
- È ancora sensato nel mercato console attuale?