La gente mormora è una rubrica a cadenza mensile dedicata ai giochi di maggior successo, raccontati dal punto di vista del pubblico. Per rivedere a distanza di tempo e con un occhio diverso le recensioni e i commenti a caldo, e riderci un po' sopra.
La serie Wolfenstein continua a macinare titoli su titoli e a riscuotere un buon successo di critica, come ha dimostrato il recente Wolfenstein: Youngblood, una sorta di spin-off della serie targata Bethesda, ambientato in un 1980 alternativo. Come ha scritto il nostro Tommaso Pugliese, infatti, il gioco miscela con successo l'eccellente narrazione delle cinematiche e il gameplay run & gun coinvolgente e frenetico, di fatto gli elementi più riusciti della serie sviluppata da MachineGames, con delle nuove meccaniche cooperative e un approccio inedito al level design, frutto senz'altro della collaborazione di Arkane Studios. Il risultato è un titolo non perfetto ma comunque bello, al punto da meritarsi secondo un bel 8,5 come voto finale. Ma i nostri lettori la pensano tutti come noi e come la maggior parte delle riviste del settore? Scopriamolo insieme.
Backtraking mio, quanto te odio
Sul nostro forum le discussioni sotto la nostra recensione della versione PC sono state numerose ma generalmente tranquille questa volta, con i pareri negativi focalizzati principalmente contro la mancanza di una modalità cooperativa offline per due giocatori (il titolo propone la co-op solo attraverso internet, oppure col supporto dell'intelligenza artificiale in caso di partita in locale), la presenza di un certo backtracking e quella di boss tutti molto simili fra di loro. Ad ogni modo, i commenti sul gioco sono inizialmente pacati e positivi. "Interessante, ho finito da poco The New Colossus e questo esce giusto giusto...", scrive I'M BATMAN, a cui fa eco un fiducioso tentacolo viola: "4k e 60 fps e il gioco maxato con una 1080ti? wow, ci siamo quasi per i miei gusti".
Chikorita poi non ha dubbi, visto che avendo giocato tutti i capitoli di Wolfenstein e ritenendoli dei gran bei giochi, è convinto che "questo spin off sembra sulla stessa linea. Poi il prezzo. Deve essere mio". A LordDadoX non va giù il fatto che gli sviluppatori, a suo dire, non si impegnano in questo tipo di giochi ad inserire una co-op locale come in Borderlands. "Ci sta online, sei affiancato dall'IA se non giochi online", scrive il nostro utente, "ma se vuoi beccarti con un amico e giocare offline insieme un gioco con una bella campagna coop sbracati sul divano (una delle cose più belle in assoluto) non puoi, perchè altrimenti dovrebbero abbassare la risoluzione dei dettagli? perchè il ritorno economico non giustificherebbe lo sforzo? Io vorrei vedere in una dimensione parallela i risultati di vendita inserendo una coop offline".
D'accordo con quest'ultimo commento è l'utente DarkWarior, il quale non disprezza il gioco, ma ritiene proprio l'assenza dello split screen l'unico difetto del gioco. "Giocare con un amico in locale è qualcosa che facciamo sempre meno ma che è sempre bello proporre", scrive. "Detto questo sono molto contento che la mano data da Arkane si veda, le collaborazioni tra le varie SH """di Bethesda""" (passatemi il termine) penso possano portare vantaggi non indifferenti, soprattutto quando si parla di spin-off come questo dove si sperimenta anche un pochino. Mi piace perchè non snatura Wolfenstein dei Machine ma aggiunge qualcosa e va bene cosi. Non si sa mai che in futuro Machine games possa dare una mano con il gunplay dei giochi Arkane, o ancora meglio iD. Chi lo sa, intanto mi godrò Youngblood senza troppi pensieri". Decisamente più critico l'intervento di Koh, che dice "Meno male che questo capitolo doveva spremere le meningi degli sviluppatori, a far meno. - Boss e molto Backtraking."
Multiplayer, WTF??!?
A questo punto le critiche si fanno più pressanti e pesanti, soprattutto nei confronti della recensione in sé, che secondo DantesEdmond è paurosamente lacunosa sull'aspetto "gioco di ruolo". In tal senso il nostro lettore fa una lunga disamina di questo aspetto relativo a Wolfenstein: Youngblood: "questo è un GDR, e in questo gioco i livelli contano tantissimo, mentre nei Wolfenstein nemmeno esistevano. Com'è possibile che tu non abbia parlato di questa differenza? Com'è possibile che tu non abbia menzionato accuratamente la presenza dei livelli, delle missioni che richiedono un determinato livello, delle penalità alle statistiche che si ha affrontando missioni di livello troppo alto, del grinding richiesto per superarle? Hanno reso grindoso Wolfenstein. Assurdo. Sto guardando ora una live dove due ragazzi stanno scaricando tutti i loro caricatori addosso al boss, senza infliggergli quasi niente e vengono shottati in un solo colpo da quello. Un gameplay davvero assurdo per la saga, poco equilibrato ma soprattutto diametralmente opposto alla tradizione."
La risposta punto per punto del nostro redattore non si fa però attendere, spiegando nel dettaglio ogni particolare sull'articolo e gli argomenti trattati. Tornando ai commenti dei nostri lettori, immancabili i pareri contrastanti sul voto finale della nostra review. Per blek721 è infatti troppo alto, visto che a suo parere "pare più un dlc che un nuovo gioco completo, il back tracking già si faceva sentire in the new colossus ma qui è addirittura peggiorato". E di conseguenza: "Visti i tanti difetti del gioco 8,5 mi pare veramente tanto come voto,ma qui tranne rare eccezioni si è sempre molto generosi,troppo generosi". Zio Cerotto scrive che "new colossus a differenza di the new order mi ha fatto storcere il naso su patecchio cose. Il gunplay funzionava ma i livelli non erano gran chè....la storia poi era ridicola la trama in sè era una cazzata e più si andava avanti più traballava fra un manifesto lefties e una roba che qualcuno potrebbe pure definire razzista. Ad un certo punto facevo fatica a non saltare le cutscene per andare direttamente alla missione dopo...non paelando con quei 4 lesi dentro il sottomarino. Ora mi da l'impressione che tutto questo sia ulteriormente potenziato dal cambio di protagonista."