Un giretto in centro con la 206 Wrc
La versione da noi testata è una build del gioco nella sua fase di debugging, e quindi decisamente avanzata; si tratta della fase finale prima del processo di produzione di massa, tanto che il prodotto si può ritenere pressoché completo. Proprio partendo da questo presupposto, amareggia molto la mancanza assoluta della tanto decantata funzione online, che avrebbe dovuto fare da splendido complemento ad un gioco già di per sé di grande valore. Al contrario, malgrado le dichiarazioni in pompa magna al momento della presentazione del titolo, l’idea sembra essere stata via via accantonata, salvo poi scomparire anche da tutte le press relase recenti. Lasciata da parte la delusione per tale scoperta, ciò che appare nei primi istanti di gioco navigando attraverso i menù non è di certo confortante: il confusionario e poco pratico stile grafico adottato nei precedenti capitoli è rimasto lo stesso, rendendo i passaggi per raggiungere il gioco vero e proprio tutt’altro che piacevoli. Fortunatamente, una volta scesi in pista appare evidente il valore degli Evolution Studios, già ampiamente dimostrato l’anno scorso. Dal punto di vista estetico infatti, WRC 3 è un vero spettacolo per gli occhi, pur non distanziandosi troppo dagli eccellenti livelli raggiunti con il secondo capitolo: i programmatori hanno infatti giustamente preferito perfezionare un motore grafico validissimo, epurandolo dei marginali difetti di cui era vittima e amplificandone i pregi. Il risultato va ricercato soprattutto in un maggior dettaglio sia per quanto riguarda le vetture, fedelissime controparti dei modelli reali, che le ambientazioni, ora estremamente ricche di segnali stradali, abitazioni, cartelli, ponti, arbusti e tifosi a bordopista. Ottimi anche gli effetti particellari e la gestione delle fonti di luce, con un lens flare davvero ben realizzato, e una riproduzione degli effetti atmosferici particolarmente credibile. Ma ciò che stupisce maggiormente del pdv grafico di WRC 3 è sicuramente l’orizzonte visivo, con una profondità invidiabile solo raramente minata da qualche fenomeno di pop-up in lontananza. La bontà delle ambientazioni create dai grafici di Evolution Studios viene esaltata dai replay, che fissano il nuovo punto di riferimento per il genere rallystico su console; migliorando il già esaltante lavoro fatto con WRC 2, i tecnici hanno implementato in maniera ancora più spettacolare le inquadrature, capaci di passare da un primo piano del pilota, perfettamente animato col suo navigatore, ad una ripresa dall’elicottero in grado di coprire interi chilometri del percorso. La varietà di questi ultimi è assicurata, grazie alla presenza di tutti i Paesi visitati dal Campionato del Mondo.
Il freno a mano mi dà una mano
Per quanto riguarda il comportamento della vettura, sono stati ricalcati i risultati ottenuti con WRC 2; d’altra parte sarebbe stato sciocco il contrario, dal momento che la produzione Sony è riuscita a trovare la formula giusta in grado di unire sensazione di velocità, realistico modello di guida e valido sistema di controllo. Ciò che invece andava assolutamente modificato era il sistema di collisioni, del tutto illogico e spesso estremamente frustrante: fortunatamente così è stato, e finalmente non si dovrà più assistere a giocatori in crisi di nervi dopo un testacoda causato da un leggerissimo contatto col guard rail, oppure di fronte a tanto improbabili quanto enormi difficoltà della vettura nel superare un piccolo sasso a bordopista. Ora le collisioni provocano gli effetti che ci si aspetta, senza brutte sorprese. Migliorato anche il sistema di danni della vettura: le ammaccature più o meno gravi sono precisa riproduzione dell’urto subito, e non mancano guasti di variabile entità capaci di condizionare il resto della corsa. Ci ha stupiti, inoltre, l’incredibile lunghezza delle tappe, sicuramente le più lunghe mai apparse su un gioco del genere per console: stiamo parlando di punte di 9, 10 Km, per un tempo di percorrenza che si assesta attorno ai 5 minuti. Estremamente discutibile, invece, il settaggio della difficoltà; problema, questo, che speriamo vivamente sia dovuto all’incompletezza della versione da noi testata. Passare dal livello più semplice al secondo infatti (in totale ce ne sono 4, di cui 2 da sbloccare) significa passare da una tranquilla gita domenicale all’inferno. In cifre, significa trovarsi dall’avere un vantaggio di 15 secondi a tappa, ad inseguire con uno svantaggio di circa 10 secondi; un salto davvero, davvero troppo marcato. In conclusione quindi, la prova su strada di WRC 3 ci ha lasciato positivamente impressionati, eccezion fatta per alcuni aspetti di variabile importanza che, ci auguriamo, saranno corretti in occasione del debutto nei negozi del titolo, previsto per l’inizio di novembre.
Automobili e motori hanno da sempre accompagnato il mondo dei videogiochi, diventando uno dei generi più longevi in assoluto e, soprattutto, del tutto inattaccabile da crisi o cali di popolarità. Questo fondamentalmente a causa della passione quasi viscerale dell’uomo per la velocità, per le centinaia di cavalli sotto al cofano, per le macchine da sogno fuori da ogni possibilità economica della maggior parte dei comuni mortali. Mettersi al volante, seppur virtuale, di uno di questi “sogni su 4 ruote”, ha quindi rivestito sempre un enorme fascino su una vasta schiera di utenti. Per la stessa ragione, ha maturato una ottima considerazione anche il genere dei rally game, che ha visto negli ultimi anni il suo exploit con quel Colin Mc Rae Rally per Psone che fu capace di tracciare la strada del filone in questione. A parecchi anni di distanza, la lotta su Ps2 vede ancora protagonista il titolo Codemasters, quest’anno giunto al quarto episodio, in contrapposizione con un WRC 3 di Evolution Studios da non sottovalutare assolutamente. L’anno scorso infatti, WRC 2 si impose con forza sul terzo capitolo della serie rivale non solo per i demeriti dei “maestri del codice”, incapaci di offrire un comportamento della vettura apprezzabile, ma soprattutto per i propri indiscutibili meriti. La produzione Sony infatti, oltre alla licenza ufficiale del Campionato del Mondo di Rally, fu in grado di proporre un modello di guida assolutamente stimolante e realistico, unito ad un comparto grafico di grande pregio. Le aspettative per questo WRC 3 erano quindi, inutile dirlo, davvero elevate…