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[X06] Crackdown

Chiudiamo la carrellata dei giochi di X06 con questo titolo dei Real Time Worlds: Una città intera da far esplodere e tanta azione!

ANTEPRIMA di Antonio Jodice   —   13/10/2006
Crackdown
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Smashed Town!

Bisogna rendere un merito a Crackdown, questo è fuor di dubbio. Una delle feature che maggiormente sta riscuotendo successo in questo periodo è quella che consente, in gioco single player, di affrontare qualsiasi missione ed in qualsiasi momento con un amico che arrivi su Xbox Live e che voglia aggiungersi alla nostra partita. Si accende Xbox 360, si lancia Crackdown e, una volta che uno dei nostri amici appare in rete, lo si può invitare nella partita che stiamo facendo e la si può continuare assieme senza interromperla. Anche Gears of War consente questa possibilità, ma la prima volta che ne abbiamo sentito parlare è stato a proposito di Crackdown. Quel che rende il tutto più appetitoso, in questo caso, è proprio la natura free roaming del gioco, che permette di scorazzare in lungo e in alto (si può salire veramente ovunque) per questa città futuribile ricostruita in ogni dettaglio, in uno scenario che mette in campo lotte tra bande armate senza esclusioni di colpi. Il gioco ha una struttura, vagamente, alla GTA, diviso in missioni, quindi, e la storia narra le gesta di un corpo di super poliziotti che diventano sempre più super e che sviluppano capacità fuori dal comune. Rispetto alla prova che abbiamo effettuato all’E3 2006, Crackdown è migliorato in maniera sensibile, con un frame rate ancorato a 30 fps che, data la libertà di movimento e l’ampiezza degli spazi, dà spesso l’illusione di trovarsi di fronte ai fatidici 60, pur senza raggiungerli. Gli artisti, tra l’altro, hanno dato una bella regolata ai registri di colore di fondali e personaggi che, seppur ancorati a canoni da cartoon, hanno abbandonato quelle tentazioni esageratamente lisergiche che ci avevano fatto storcere la bocca qualche mese fa. Insomma, dei titoli in uscita nei prossimi mesi, Crackdown non è sicuramente il più possente, ma si fa notare per la quantità di modelli poligonali su schermo e per la frenesia, soprattutto nelle situazioni più distruttive. Abbiamo assistito, tra l’altro, a lunghe sequenze d’azione, in cui i nostri eroi se ne andavano in giro per la città comodamente seduti su una delle vetture che mutano, diventando più grandi, al salire della skill di guida. Il veicolo era talmente potente e corazzato da far volare per aria qualsiasi altro mezzo si andasse a scontrare, con una serie interminabile di esplosioni per tutta la città.

[X06] Crackdown
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In arrivo...

La lunga dimostrazione a cui abbiamo assistito iniziava in quella che è la base centrale dei super poliziotti, dove si prendono le diverse sotto missioni, si ricarica l’inventario e parte delle munizioni. Nonostante si sia trattato di più di 20 minuti di giocato, ancora non ci sono chiare le meccaniche precise dell’evolversi della storia, quanti siano gli interni a disposizione dei giocatori (la maggior parte del tempo la si passa correndo e saltando in esterni) o quale sia il fil rouge che fa da collante per tutta l’ossatura di Crackdown. Oltre alla quantità di nemici su schermo e alla già menzionata assoluta libertà di movimento, c’è sembrato interessante l’indicatore d’energia degli avversari a cui si spara durante il gioco, che indica distintamente le diverse parti del corpo a cui si sta mirando. L’interattività è totale, i suoi effetti, a volte, un po’ eccessivi, come quando abbiamo visto un auto saltare in aria (letteralmente) perché uno dei due producer gli aveva scagliato sul cofano un’ignara passante. Va bene la forza del poliziotto, che doveva essere evoluto quasi ai massimi livelli in quel salvataggio, ma ci saremmo aspettati di vedere la povera donzella dissolversi in un lago di sangue, piuttosto che vederla colpire l’auto come un macigno, fino a farla esplodere in mille pezzi. Crackdown, però, avrà la possibilità di costruire attorno a queste caratteristiche e alla sua eccentricità un discreto successo, se tutti i tasselli dovessero andare al loro posto.

[X06] Crackdown
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Il Natale di Xbox 360 ha cambiato aspetto diverse volte, nel passare dei mesi, soprattutto se si prendono in considerazione i titoli prodotti direttamente dai Microsoft Game Studios. All’E3 2006, forse per contrastare una PlayStation 3 che sembrava imminente su tutto il pianeta, numerosi titoli vennero annunciati con un fine 2006 a denti stretti, quasi sussurrato. Complice, forse maliziosamente, il rinvio della nuova console Sony a primavera 2007 in Europa e l’esiguo numero di console disponibili per il lancio USA, alcuni dei giochi che dovevano affollare la line up di 360 sono stati fatti silenziosamente slittare all’anno nuovo. Forza Motosport 2, per primo e se il rinvio verrà confermato, ed anche Too Human, ad esempio. Quest’ultimo, addirittura, a data da destinarsi. Levato il polverone, sgombrato il campo dalla speranza di farsi un Natale con Alan Wake, o Mass Effect, ai MGS, restano Gears of War, Viva Pinata e questo Crackdown, che ad X06 abbiamo visto in una versione praticamente ultimata. Annunciato l’anno scorso, il titolo dei Real Time Worlds ha avuto una vita di fortune piuttosto alterne. Dai creatori di saghe come Grand Theft Auto e i Lemmings, forse, ci saremmo aspettati di più che un action caotico ed esplosivo, che sembra puntare unicamente sulla spettacolarità degli scontri e sulla leggerezza delle situazioni proposte, ma, per fortuna, rispetto ad altre apparizioni, Crackdown ci è parso migliorato, anche se, sicuramente, non ha l’impatto di altri titoli tripla A in giro in questo periodo.