Dopo avervi parlato in lungo e in largo di PlayStation 5 nel precedente video, facendo un bel po' di ipotesi campate per aria, quest'oggi siamo qui con una nuova puntata che accende i riflettori sulla prossima Xbox. Anche questo filmato è largamente basato su voci di corridoio non confermate e su valutazioni personali, quindi tenete sempre bene a mente che, al momento, non c'è ancora nulla di ufficiale, e tutto potrebbe cambiare da qui al reveal. E ora seguiteci che vi raccontiamo in 5 punti cosa potrebbe essere la prossima Xbox Scarlett nelle sue due edizioni Lockhart e Anaconda. Come sempre vi invitiamo a guardare con attenzione il video che trovate in testa a questo articolo e di farci sapere nei commenti quali sono le vostre considerazioni e le vostre aspettative sulla prossima generazione.
Le specifiche tecniche
È assai probabile che la nuova Xbox sia la naturale evoluzione di Xbox One X a partire dalla gestione e struttura della componentistica interna. Con questo intendiamo dire che possiamo aspettarci un SoC, un system on chip, che ricorderà molto da vicino Scorpio ma sarà costruito con un processo produttivo a 7 nanometri per raggiungere nuove vette di efficienza energetica e potenza di calcolo, senza ripercussioni eccessive sul calore generato. Questo SoC integrerà il processore centrale e la scheda video in un unico wafer di silicio, così come abbiamo raccontato e ipotizzato nel video dedicato a PlayStation 5, ma per quello che riguarda la prossima Xbox, sembra esserci una voce di corridoio confermata da molteplici fonti, davvero molto interessante. Sembra infatti che ad arrivare sul mercato saranno due versioni distinte di Xbox, una meno potente e con un costo contenuto, nome in codice Lockhart, e una versione top di gamma chiamata Anaconda.
Sembra praticamente confermato che la partnership tra Microsoft e AMD prosegua anche con la prossima generazione di console, e sia Lockhart che Anaconda condivideranno lo stesso processore centrale: una CPU della famiglia Zen 2 di AMD con 8 core fisici e 16 thread logici. Al momento non ci sono ancora dettagli su questa nuova linea di processori e l'unico elemento dato per certo è il processo produttivo a 7 nanometri. Le due versioni di Xbox differiranno invece per quello che riguarda RAM e scheda video. Diamo infatti per scontato che verranno utilizzati moduli GDDR6, diretta evoluzione della GDDR5 montata su Xbox One X, ma sembra che soltanto Anaconda arriverà a toccare il traguardo dei 16 GB di RAM, mentre con Lockhart dovremo accontentarci di 12 GB. In realtà, crediamo che questa differenza possa essere ancora maggiore con una Microsoft pronta a spingere la versione top di gamma verso i 24 GB, in linea con le ipotesi riguardanti PlayStation 5.
Per quanto riguarda invece la scheda video, possiamo aspettarci una soluzione probabilmente basata sull'ultima release di Vega a 7 nanometri, quella vista ad esempio sulle recentissime Radeon VII, ma con qualche feature o implementazione derivata dalla prossima architettura AMD Navi. La parte interessante riguarda però le configurazioni che vedremo sulle due versioni di Xbox: stando alle voci di corridoio, Lockhart monterà una versione di GPU in grado di erogare un massimo di 4 teraflop, mentre Anaconda riuscirà a spingere la potenza di calcolo almeno a 12 teraflop. Probabilmente AMD attiverà quantità differenti di compute unite e stream processor, ritoccando anche le frequenze di lavoro, per raggiungere questi risultati utilizzando la medesima linea produttiva, così da ottimizzare al massimo la produzione dei processori.
La decisione di Microsoft di portare sul mercato due diverse versioni di Xbox è legata alla volontà di individuare e soddisfare due pubblici molto diversi. Lockhart infatti dovrebbe costare meno e offrire prestazioni in grado di supportare al massimo il FullHD a 1080p con un frame rate che, speriamo, sia costantemente ancorato ai 60 frame al secondo. Anaconda invece sarà dedicata a chi cerca un rendering nativo in 4k e i 12 teraflop ipotizzati non dovrebbero rendere impossibile i 60 FPS anche in questo caso.
La retrocompatibilità
Microsoft è sempre stata in prima fila per quello che riguarda la retrocompatibilità e sono convinto che la prossima console seguirà alla perfezione questa predisposizione probabilmente spingendo sul numero di giochi supportati. Diamo infatti per scontato che la prossima Xbox sarà perfettamente retrocompatibile con tutto il catalogo di giochi Xbox One sia in digitale che su supporto fisico fin dal giorno del suo lancio. Basterà inserire un qualsiasi disco per vederlo girare immediatamente sulla prossima piattaforma e inserendo il proprio gamertag, avremo la possibilità di scaricare tutti i giochi acquistati sullo store online. È addirittura assai probabile che nei primi mesi di lancio, i titoli che arriveranno sul mercato saranno in una singola versione che funzionerà sia con Xbox One che con la prossima Xbox dove, automaticamente, si attiveranno delle feature aggiuntive o semplicemente dei potenziamenti grafici per sfruttare le prestazioni maggiorate.
Dove probabilmente Microsoft cercherà di indirizzare la sua campagna di marketing è nell'aumento esponenziale dei vecchi titoli resi funzionanti sulla nuova piattaforma da gioco. Aspettiamoci quindi ancora più titoli Xbox 360 e della prima Xbox funzionanti in modo nativo sulla nuova console e un costante aumento del catalogo di Xbox Game Pass che possa includere un numero sempre maggiore di vecchie glorie del passato che è possibile rigiocare a risoluzione maggiorata sulla prossima Xbox. Sarà comunque interessante vedere quale sarà la reazione di Microsoft alla presunta aggiunta di una retrocompatibilità di tutti i giochi delle precedenti PlayStation su PlayStation 5. Una voce di corridoio che sembra prendere sempre più vigore e che vi abbiamo raccontato nella puntata della rubrica dedicata a PS5. Se davvero Sony riuscirà a fare il colpaccio, Xbox potrebbe perdere in un attimo un primato che l'ha fatta apprezzare da moltissimi giocatori.
I servizi
Il discorso che abbiamo fatto sulla retrocompatibilità vale per i servizi. Anche su questo fronte Microsoft è sempre stata avanti alla concorrenza ed è assai probabile che con la prossima Xbox, il colosso di Redmond punti a migliorare e potenziare ulteriormente l'offerta, invece che rivoluzionarla tirando fuori dal cilindro qualche innovazione. Per questo motivo possiamo aspettarci che l'abbonamento Gold sia ancora presente per giocare in multiplayer e avere accesso a un paio di titoli gratuiti ogni mese, così come è praticamente scontato che il Game Pass venga trasferito integralmente sulla prossima Xbox semplicemente ampliando il catalogo con i titoli distribuiti anche sulla nuova piattaforma e magari con un aumento di publisher esterni che entreranno a far parte del pacchetto. Rimane invece avvolta nel mistero la sopravvivenza di All Access, un altro servizio di Xbox introdotto lo scorso anno ma soltanto sul territorio americano. Si tratta di un abbonamento mensile della durata fissata a due anni che permette di portarsi a casa una Xbox One S oppure una One X complete di Gold e Game Pass per tutta la durata della sottoscrizione. Il servizio è estremamente interessante perché consente, di fatto, di ottenere una Xbox pagandola a rate una cifra irrisoria, diventandone proprietari trascorsi i 2 anni. La nostra speranza è che questo servizio diventi parte integrante dell'offerta commerciale della prossima Xbox su tutti i territori in cui la console viene distribuita, rendendo così il passaggio di generazione estremamente più economico per i giocatori. C'è anche un'ulteriore voce di corridoio che ha iniziato a prendere forma negli ultimi mesi e che vedrebbe Microsoft intenzionata ad accorpare Gold e Game Pass in un unico abbonamento al prezzo ribassato. Fermo restando che si tratti di un'ipotesi davvero molto interessante, dubitiamo che Microsoft decida di dimezzare, così di punto in bianco, due abbonamenti che ad oggi stanno dando risultati commerciali molto positivi.
Decisamente più complesso e al momento solo teorico il discorso sul gioco in streaming tramite cloud. La voce di corridoio che parla delle due versioni di console sembra dare per scontato che la piattaforma più economica e meno performante, Lockhart, abbia un qualche tipo di accesso al gioco in streaming per dare la possibilità a chi ha una connessione a internet potente, di giocare comunque al massimo della qualità sfruttando la potenza di calcolo del cloud. È un'ipotesi che non troviamo assurda ma è chiaro che Microsoft dovrà essere molto brava a spiegare questa funzionalità per non ridurre il primato tecnologico di Anaconda. D'altra parte se possiamo avere gli stessi risultati a livello visivo, perché dovremmo spendere di più per la console più potente? E allo stesso tempo troviamo plausibile che Microsoft possa offrire questo servizio solo dietro un abbonamento, magari agganciandolo al Game Pass, così da confinarlo solo a una selezione di titoli guadagnandoci comunque qualcosa. In linea, tra l'altro, con le ultime voci di corridoio che sembrano dare per certo l'arrivo del Game Pass su Nintendo Switch con una formula similare.
Periferiche e accessori
Ripartiamo dal discorso fatto all'inizio dell'articolo che riguarda le due differenti versioni della prossima Xbox. Secondo le voci di corridoio, la console più economica e meno performante, Lockhart, non avrà alcun lettore ottico e potrà essere utilizzata solo con i giochi scaricati dallo store digitale oppure attraverso lo streaming dal cloud che abbiamo ipotizzato poco sopra. Anaconda, la console top di gamma, avrà invece un normale lettore bluray, probabilmente di ultimissima generazione, in grado di offrire un trasferimento dati più elevato e sicuramente migliore di quello visto su Xbox One, ma probabilmente non compatibile con i prossimi film in risoluzione 8k. Entrambe le console avranno poi un hard disk di tipo SSD, quindi niente parti meccaniche in movimento, da almeno 1 Terabyte e con collegamento PCI-Express di tipo NVMe e connettore m.2. Da questo punto di vista Microsoft vorrà puntare in alto per non far sfigurare anche la sua console meno potente, offrendo quindi spazio libero in abbondanza.
C'è poi da fare un discorso a parte per la prossima iterazione del pad di Xbox. Per moltissimi giocatori il controller della console Microsoft è il miglior pad disponibile sul mercato, soprattutto in termini di rapporto qualità/prezzo. Ha un design eccellente, un ottimo uso delle plastiche e sembra resistere molto bene allo stress causato dall'uso intenso. C'è ovviamente il dibattito eterno tra chi preferisce gli analogici allineati tipici del Dualshock e chi invece apprezza maggiormente quelli disallineati del pad Xbox, ma di fondo sono tutti convinti nel ritenerlo un ottimo joypad. Anche per questo motivo il passaggio da Xbox 360 a Xbox One non è stato particolarmente vistoso: se escludiamo l'aggiunta dei motorini per la vibrazione nei grilletti e qualche piccolo ritocco nel design, il joypad è praticamente lo stesso da più di 10 anni. Non sappiamo bene cosa possiamo aspettarci dal prossimo controller ma se dovessimo formulare qualche ipotesi, ci concentreremmo sulla versione elite del pad. Sono ormai un paio di anni che si continuano a rincorrere voci in merito a un restyling o comunque una revisione dell'apprezzato pad Elite di Xbox One, disponibile sul mercato a un prezzo maggiorato rispetto a quello standard, ma specificatamente disegnato per chi vuole giocare in modo competitivo. Queste voci si sono però sempre rivelate infondate e ormai il controller si avvia verso il suo quarto anno di vita. E se Microsoft avesse intenzione di sfruttare le caratteristiche di questo joypad per disegnare il controller della prossima Xbox? In altre parole non troviamo improbabile che il pad della prossima console sia una versione più economica dell'Elite ma con gran parte delle sue caratteristiche come il grilletto con la corsa personalizzabile o gli analogici sostituibili. Oppure Microsoft manterrà le due linee di prodotto distinte, inserendo magari il nuovo Elite nella versione Anaconda della console e il joypad standard in quella economica.
Data di uscita e prezzo
Anche se tutte le voci di corridoio sembrano puntare al Natale del 2020 per l'uscita della prossima Xbox, esattamente in linea con le indiscrezioni riguardanti PlayStation 5, vogliamo comunque provare a fare un'ipotesi audace. L'attuale generazione di console è arrivata sul mercato contemporaneamente: sia Xbox One che PlayStation 4 sono infatti uscite nel corso del mese di novembre 2013. E tutti sappiamo come è andata a finire: uno strapotere della piattaforma Sony dovuto solo in parte alle tempistiche identiche di distribuzione. È però necessario fare un salto indietro nel tempo per spiegare meglio dove vogliamo arrivare. Xbox 360 fu lanciata sul mercato con un anno di anticipo rispetto a PlayStation 3: novembre 2005 rispetto a novembre 2006. Proprio quell'anno di distanza, insieme a una serie di problematiche di programmazione di PS3 e ad una politica dei prezzi a sfavore della console giapponese, contribuì a rendere la 360 una console di enorme successo: una macchina in grado di scalfire il dominio assoluto di PlayStation. Troviamo impossibile che possano ripetersi le medesime condizioni di quella generazione: oggi Xbox e PlayStation condividono gran parte dell'hardware e uscire un anno prima, vuol dire che la prossima Xbox dovrebbe entrare nella fase di produzione di massa entro 6 mesi. Allo stesso tempo però vogliamo credere che Microsoft stia facendo di tutto per accelerare la tabella di marcia e se dovessimo fare un'ipotesi assurda, ci sentiamo di dire che un annuncio di Lockhart e Anaconda già all'E3 di quest'anno con un'uscita prevista tra marzo e maggio del 2020 potrebbe rappresentare un'eccezionale mossa di marketing per l'azienda americana. Quei 6 mesi abbondanti di vantaggio potrebbero venire premiati da un mercato che già oggi ha fame di next-gen e se Microsoft non dovesse commettere degli errori maldestri come fatto in occasione dell'annuncio di Xbox One, potrebbe tornare a combattere su un mercato che al momento la vede posizionata sul gradino più basso in termini di vendite mensili.
A tutto questo discorso si va ad aggiungere la questione del prezzo. Mentre siamo convinti che Anaconda, la nuova Xbox top di gamma, seguirà la stessa identica politica di prezzo di Xbox One X, e sarà quindi lanciata sul mercato a 499€, decisamente più interessante e misteriosa è la cifra a cui sarà venduta Lockhart, la console economica. 399€ sembra la scelta più ovvia ma non ce la sentiamo di escludere a priori che Microsoft voglia tentare il tutto per tutto e, considerate le scelte hardware e di design di cui vi abbiamo parlato all'inizio, un prezzo di 299€ o, al massimo di 349€, non è da escludere. Anzi, una tale cifra permetterebbe all'azienda di Redmond di rispondere con furbizia a un eventuale prezzo di lancio di PlayStation 5 di 399€, in linea con quanto fatto con PS4.