L'ufficializzazione di Xbox Series S ha, dal mio punto di vista, sollevato ancora più interrogativi invece che risolverli. È vero ed è chiaro che dobbiamo ancora aspettare la narrazione ufficiale e istituzionale di Microsoft visto che parliamo ancora di leak, rumor e reveal che non sono passati dai canali del gigante di Redmond, o comunque non completamente. Ma tra trailer, foto e specifiche, è chiaro che Xbox Series S non solo esiste, ma ha delle caratteristiche ormai pubbliche e particolarmente dettagliate.
E da qui si origina il dibattito che è al centro di questo video: Xbox Series S è davvero una console next-gen? È davvero la versione economica di Xbox Series X? La tecnologia al suo interno è la stessa identica della sorella maggiore ma semplicemente ridotta in quantità, frequenze e potenza? Oppure siamo davanti a un furbissimo rebranding di quel mostro di potenza che fu Xbox One X?
Le specifiche di Xbox Series S
Xbox Series S ha un SSD di ultimissima generazione, potenziato dalla stessa Xbox Velocity Architecture di Xbox Series X, con il medesimo collegamento NVME custom. Solo che qui abbiamo 512 GB di dimensioni, mentre nella Series X si parla di 1 TB tondo tondo.
Series S è pensata per far girare i giochi a una risoluzione massima di 1440p con un framerate di punta di 120 Frame al secondo. Series X invece, lo sappiamo bene, punta ai 4k possibilmente con un picco di 120 FPS.
Sappiamo inoltre che Series S avrà il ray tracing con DirectX e il supporto al Variable Rate Shading e al Variable Refresh Rate con l'obiettivo di raggiungere performance da next-gen. Tutto questo occupando il 60% in meno dello spazio occupato da Xbox Series X, con un form factor che ricorda Xbox One e si distanzia con forza da Series X a partire dalla colorazione bianca con l'unica eccezione della grande griglia di aerazione circolare su un fianco.
Series S sarà inoltre una console all-digital, senza lettore disco e costerà 299€. Non sappiamo ancora quanto costerà Series X, (499-599€?) E non sappiamo neanche le date di uscita di questa next-gen ma voci sempre più insistenti assicurano l'arrivo sul mercato per il 10 novembre. Una data in cui credo moltissimo anche io.
E ora spazio alla cospirazione: Xbox Series S, altro non è che il rebranding di Xbox One X!
Cosa significa rebranding? Semplicemente è un cambio di nome spesso legato a un cambio di packaging e quindi a un riposizionamento di mercato che, specie nell'elettronica di consumo alcune aziende sono solite fare. In ambito PC capita spesso, ad esempio, che le fasce più basse delle schede video vengano riutilizzate al momento del lancio della generazione successiva, cambiando semplicemente il loro nome così che siano in linea con la nuova nomenclatura.
Ecco a voler essere cattivi, immagino che Microsoft abbia stoppato solo formalmente la produzione di Xbox One X per cambiare lo chassis, modificare leggermente l'interno della console e poi rilanciarla sul mercato come una versione lowcost della next-gen. Cambia il nome, il posizionamento, ma non la componentistica interna, se non di poco.
Xbox Series S è Xbox One X
Perché Xbox Series S dovrebbe essere Xbox One X? Per tre semplici motivi.
Punto primo: innanzitutto nel trailer si parla sempre di next-gen performance, performance da next-gen. Come a dire che le performance sono quelle della next-gen, ma questa non è vera next-gen. Perché non parlare esplicitamente di versione economica di Xbox Series X o di entry-level della next-gen? O uscirsene con un claim del tipo: è come Xbox Series X ma più economica!
Numero 2: nel trailer e nella comunicazione non si parla mai, in alcun modo, delle specifiche precise del SoC: non si cita la CPU, la scheda video, le frequenze, neanche la RAM. Insomma la stessa società che al momento del reveal di Xbox Series X ha dato la console in mano a YouTuber e testate per far vedere nel dettaglio cosa c'era dentro il pezzo di plastica e ha dichiarato con estrema precisione ogni singolo valore delle caratteristiche, in questo caso ha preferito sorvolare in blocco sulle specifiche interne.
Numero 3: sempre nel trailer si parla di DirectX raytracing: non viene citato un ray tracing hardware come fatto con Series X, ma si parla di un raytracing tramite le DirectX, quasi a sottintendere che si tratti di una sorta di emulazione o gestione via software. Onestamente non trovo impossibile che le caratteristiche di Xbox One X, i suoi 6 TeraFlops, se limitati ai soli 1440p, possano far girare un ray tracing rudimentale gestito solo tramite software, con una manciata di aggiornamenti, sempre software, sul fronte della gestione variabile degli shader e della frequenza di aggiornamento dello schermo.
Xbox Series S non è Xbox One X
Ci sono però abbastanza motivi anche per essere sicuri del fatto che Xbox Series S non sia assolutamente Xbox One X. Ora ve ne dico almeno 3.
Innanzitutto abbiamo l'SSD NVME con collegamento proprietario e supporto totale alle medesime velocità e alla stessa infrastruttura della Xbox Velocity Architecture. Che senso ha mettersi a montare un pezzo di hardware così complesso, che richiede un cambio strutturale della scheda madre, dei controller e di tutti i bus per il passaggio dei dati se poi non hai una GPU che sfrutta per bene questa nuova larghezza di banda?
Punto 2: ormai lo sanno anche i sassi che è molto più costoso mettersi a fare l'ennesima revisione di un SoC che è sul mercato da 7 anni, 3 se vogliamo prendere in considerazione solo la revisione di One X, piuttosto che sfruttare l'ultimo ritrovato in casa AMD e farti produrre una versione identica come architettura ma semplicemente castrata, meno potente. Magari con frequenze minori o un quantitativo minore di unità di calcolo attive.
In questo modo, tra l'altro, sfrutti anche quei SoC che non sono venuti bene in fase di produzione e che non funzionano al massimo della loro potenza per montarli nella versione della console meno performante. Questo è anche il tipico posizionamento delle architetture video che troviamo su PC: hai una tecnologia nuova che poi viene declinata in schede video di potenza via via inferiore man mano che diminuisce il prezzo.
Punto 3: ad eccezione di un paio di scivoloni, tutti dobbiamo riconoscere che per quanto riguarda la nuova generazione Microsoft abbia fatto un lavoro eccezionale sul fronte del marketing e della comunicazione: annunci, trasparenza, disponibilità a interagire con critica e pubblico, voglia di dimostrare di aver capito dai propri errori del passato.
Ecco, partendo da questi presupposti tipici di chi ha fatto i compiti a casa, non sarebbe un autogol incredibile dichiarare ovunque che Series S è next-gen per poi, in realtà, offrire al pubblico la current-gen con qualche muscolo in più e uno chassis nuovo di zecca?
E voi a questo punto da che parte vi schierate? Xbox Series S sarà una vera next-gen o un cambio di nome di Xbox One X in funzione di una pura strategia di marketing? Fatemelo sapere qui sotto tra i commenti!