Può sembrare un elemento marginale e in effetti rispetto a tutte le evoluzioni apportate dall'hardware di Xbox Series X è facile che passi in secondo piano, eppure il Quick Resume sarà probabilmente una delle caratteristiche della console Microsoft con cui avremo più regolarmente a che fare, praticamente ogni volta che accendiamo la console. Non per nulla è un argomento di cui si è parlato parecchio, sia nei mesi scorsi che in questi ultimi giorni in cui le prime prove dirette sulla console hanno portato a un'ondata di informazioni sull'utilizzo pratico della nuova macchina. È in effetti, per certi versi, un'evoluzione figlia proprio della nuova attenzione sull'architettura I/O e la gestione dei dati che caratterizza sia Xbox Series X che PS5, non per nulla dovrebbe essere una caratteristica comune a entrambe.
Non è, peraltro, qualcosa di completamente nuovo, visto che la possibilità di sospendere e riprendere al volo una partita spegnendo la console (non completamente) è una cosa a cui siamo ormai ben abituati già dalla generazione attuale, ma la next gen estenderà questa opzione facendola diventare una sorta di parte integrante dell'esperienza di gioco, potendola sfruttare in maniera molto più estesa, veloce e precisa. Il cambiamento fondamentale apportato da Xbox Series X è il fatto di poter estendere il Quick Resume a una maggiore quantità di giochi: il numero preciso varia in base al peso dei titoli e siamo in attesa di testarlo sui giochi next gen, ma probabilmente abbastanza da garantire che tutti i titoli che si portano avanti contemporaneamente in un normale periodo di attività videoludica possano godere di questa comoda funzione. Tutto questo va nettamente nella direzione di un maggior comfort nell'utilizzo della console, configurandosi come una delle più interessanti evoluzioni in ambito di "Quality of Life" che ci aspettano nella next gen.
Come funziona il Quick Resume
Il Quick Resume non è una funzionalità nuova, come abbiamo detto, ma viene portata allo stato dell'arte grazie alle nuove architetture hardware e in particolare il passaggio alle memorie a stato solido, ovvero l'SSD. Invece di contare su un hard disk standard, con disco rotante e testina, l'utilizzo della memoria NAND consente tempi di accesso estremamente più rapidi e una gestione più complessa, dinamica e "granulare" dei dati. Grazie a queste nuove caratteristiche e all'architettura elaborata da Microsoft e definita Xbox Velocity Architecture la sospensione e ripresa del gioco si appoggia a un sistema decisamente diverso rispetto a prima: quando si abbandona un gioco su Xbox Series X, ciò che è contenuto in quel momento nella memoria RAM viene trasferito in cache direttamente su SSD e mantenuto in archivio, in modo da essere facilmente recuperato quando si decide di riavviare il medesimo gioco.
Se con la generazione attuale questa operazione era possibile solo per un gioco per volta, nella next gen potrà essere effettuata su più giochi, mantenendo così sospese diverse partite su vari titoli contemporaneamente: inoltre il fatto di salvare lo stato sul nuovo tipo di memoria consente di recuperare tutte le sospensioni anche dopo uno spegnimento completo della console, senza la necessità di mantenerla sempre in avvio rapido. È una caratteristica che può essere sottovalutata ma diventerà probabilmente parte integrante del normale approccio alla console e alla fruizione dei videogiochi nei prossimi anni, fino a diventare semplicemente un nuovo standard. In un certo senso, è un passo evolutivo successivo al classico salvataggio, perché in questo caso si tratta proprio di un congelamento assoluto dello stato di un gioco, che può essere ripreso dal momento stesso in cui si era interrotto, guadagnando ulteriore tempo che si associa all'ulteriore riduzione delle attese data dai caricamenti molto più veloci.
Le prove pratiche
Come si utilizza in pratica il Quick Resume? Non c'è nessuna particolare opzione da attivare, semplicemente passando da un gioco all'altro attraverso il menù Guida principale si attiva la sospensione automaticamente: mentre stiamo giocando, possiamo richiamare il menù di sistema premendo il tasto centrale del controller e a quel punto il gioco si congela preparandosi al caching della memoria sull'archivio. Se dal menù selezioniamo direttamente un altro gioco, un'applicazione o semplicemente torniamo alla dashboard o spegniamo la console, il gioco risulta automaticamente salvato all'ultimo frame in cui l'abbiamo lasciato, dunque tornando sul titolo in questione lo ritroviamo in pausa "congelato" all'ultimo istante in cui l'avevamo lasciato. Vari test pratici effettuati in questi giorni dalle testate americane che hanno ricevuto in anteprima Xbox Series X hanno dimostrato come sia possibile effettuare l'operazione per diversi giochi, ognuno dei quali effettua il salvataggio dello stato una volta che si esce.
Per quanto riguarda la quantità di giochi che si possono mantenere contemporaneamente sospesi nel Quick Resume, questa varia a seconda della dimensione dei titoli e della quantità di memoria che occupano: secondo le dichiarazioni ufficiali di Microsoft, ci dovrebbe essere abbastanza memoria per mantenere sospesi in contemporanea almeno 4 giochi, quantità scelta precisamente in quanto risulta essere la media dei titoli giocati al mese, contemporaneamente, dagli utenti più assidui, ma non è un numero scolpito nella pietra. I test effettuati hanno infatti dimostrato che i giochi conservati in memoria possono essere molti di più: utilizzando un misto di giochi in retrocompatibilità, dunque ovviamente meno esigenti in termini di memoria, si è arrivati fino a 12 giochi contemporaneamente presenti in Quick Resume, per esempio.
I tempi richiesti per l'utilizzo della funzione e il passaggio da un gioco all'altro sono molto ridotti: si parla di circa 6 secondi per richiamare un gioco conservato in stato sospeso con Quick Resume, per quanto riguarda il caricamento iniziale. L'uscita dai giochi è ovviamente immediata, il richiamo dei vari save state all'interno del Quick Resume richiede invece questo minimo caricamento iniziale quantificabile in qualche secondo, circa sei secondi in base ai primi dati ufficiali e in generale meno di dieci secondi in base ai test effettuati in maniera pratica sulle unità Xbox Series X distribuite in anteprima.