Yakuza Kiwami 2 prosegue la tradizione dei remake di altissima qualità inaugurata con il primo capitolo, esattamente un anno fa; e di fatto la conclude, se consideriamo che i rimanenti episodi della serie SEGA godranno di una semplice remaster per PlayStation 4. Le differenze con l'originale Yakuza 2, uscito esattamente dieci anni fa su PS2, sono ovviamente numerose: gli sviluppatori hanno impiegato asset di nuova generazione per personaggi e scenari, modificato diverse sequenze per renderle più coerenti e spettacolari, nonché aggiunto alla campagna delle missioni extra in cui potremo controllare nuovamente Goro Majima. Abbiamo provato i primi quattro capitoli, che corrispondono a circa cinque ore di gameplay, staccando ancora una volta un biglietto di sola andata per il Giappone, diretti nello specifico a Tokyo e Osaka. Oltre al celebre quartiere fittizio di Kamurocho, infatti, il gioco ci porterà a visitare il distretto di Sotenbori, nei panni di Kazuma Kiryu, per provare a porre fine alla sanguinosa guerra fra il clan Tojo e la Omi Alliance. C'è però chi rifiuta la pace e vuole anzi alzare il livello dello scontro. Che accadrà?
Storia e personaggi
Se la demo giapponese di Yakuza Kiwami 2 includeva solo una parte del secondo capitolo della campagna, il gioco completo fornisce un quadro ovviamente più dettagliato del contesto in cui si svolgono gli eventi. Il ritiro a vita civile di Kazuma Kiryu è durato poco, come previsto: il presidente Terada, indicato proprio da Kiryu al termine del primo episodio, viene ucciso e affida all'ex Yakuza un compito di fondamentale importanza: recarsi a Osaka per contrattare la pace con la Omi Alliance, un'organizzazione criminale enorme che negli ultimi anni ha provato a espandersi a danni del clan Tojo. Non potendo sottrarsi a tale incombenza, il protagonista del gioco lascia che la piccola Haruka rimanga ad aspettarlo all'orfanotrofio di Okinawa e cerca di ritrovare il giovane Daigo Dojima, a suo avviso l'unico uomo che possa riportare il clan di Tokyo ai fasti d'un tempo.
I due partono dunque alla volta di Sotenbori, dove li attende l'omologo di Kazuma: Ryuji Goda, il "dragone del Kansai", figlio dell'anziano presidente del clan Omi. L'incontro fra i due draghi è inevitabile e tiene banco nel corso dell'intera storia, con uno spettacolare duello che si consuma inaspettatamente già nel corso delle prime ore, al termine di una sequenza frenetica in cui Kiryu deve farsi largo fra i nemici nel quartier generale dell'organizzazione di Osaka. Una situazione ormai classica per Yakuza, che però ci aspettavamo si sarebbe verificata più avanti: i primi tre capitoli della campagna scorrono fin troppo velocemente, ma il quarto si prende tutto il tempo necessario per farci finalmente approfondire la conoscenza con gli scenari, le loro attività collaterali e le immancabili quest secondarie.
Struttura e attività
Il quartiere fittizio di Sotenbori, a Osaka, non rappresenta una novità per chi ha giocato Yakuza 0, che anzi ritroverà luoghi e locali che hanno evidentemente resistito al passare degli anni. La mappa è diversa da quella di Kamurocho per via del fiume che scorre al centro della location, attraversato da due ponti, e che rende spesso preferibile l'uso di un taxi per passare rapidamente da un estremo all'altro del distretto. Valgono ovviamente le regole di sempre: per strada è possibile imbattersi in ubriachi molesti, teppisti e malviventi di vario genere che cercheranno di raggiungerci non appena ci vedranno, per dar vita a uno scontro.
Eliminare avversari su avversari ci permetterà di guadagnare qualche soldo e punti esperienza utili a migliorare le statistiche del personaggio, nonché a sbloccare nuove mosse e funzionalità pratiche, come ad esempio un aumento della resistenza che possa farci correre più a lungo senza dover rifiatare. È stata però conferita una grande importanza anche a tutte le attività collaterali: mangiare e divertirsi in Yakuza Kiwami 2 non rappresenta un'attività fine a se stessa o magari utile unicamente per ripristinare un po' di salute, ma come in Yakuza 6: The Song of Life contribuisce all'accumulo di punti da impiegare per gli upgrade. Si viene dunque spronati a passare un (bel) po' di tempo nei Club SEGA giocando con Virtua Fighter e Virtual On, fare due battute al Battling Center, cimentarsi con il golf e le freccette, con le carte e il karaoke, sfidare degli avversari in incontri clandestini e finanche intrattenersi mentre si fanno i propri bisogni in un bagno pubblico.
Missioni
La sensazione di eccessiva fretta che caratterizza i primi tre capitoli di Yakuza Kiwami 2 si riscontra anche nelle quest secondarie, che si risolvono nel giro di pochi secondi e implicano spesso un semplice combattimento per aiutare questo o quel personaggio. Fortunatamente dopo qualche ora la situazione migliora in modo sostanziale, si entra in contatto con missioni più sfaccettate e assurde (vedi quella del fotografo in mutande...) e, man mano che la trama principale comincia a dipanarsi, rivelando qualche inaspettato colpo di scena, capita di cimentarsi anche con l'apprezzato minigame degli hostess club. Anche in questo caso non si tratta di una novità assoluta per la serie e i meccanismi sono fondamentalmente quelli che avevamo già apprezzato in Yakuza 0.
La questione, tuttavia, prende subito una piega interessante: Kazuma si ritrova a gestire uno di questi locali tipicamente nipponici e a decidere quali ragazze assegnare ai vari clienti, sviluppandone man mano le capacità e intervenendo laddove necessario al fine di indurre l'avventore di turno a spendere il più possibile in drink e cibo. Dopo una fase introduttiva, il club che ha accettato di aiutare dovrà però iscriversi a un importante concorso per farsi un nome e resistere alle angherie della concorrenza: in quel caso il nostro compito consisterà nel siglare accordi con altre attività per aumentare la possibile clientela e/o trovare nuove ragazze per arricchire il roster. Per quanto riguarda invece le missioni principali, fino al quarto capitolo il quadro degli eventi risulta ancora piuttosto nebuloso: troppo presto per formulare un giudizio.
Grafica e gameplay
Yakuza Kiwami 2 utilizza l'ultima versione del Dragon Engine e i nuovi asset realizzati da SEGA, presentandosi di fatto come un prodotto visivamente attuale, al solito suggestivo e affascinante nelle scene in notturna piuttosto che di giorno, quando gli scenari appaiono invece piatti e meno significativi. Al di là di un po' di aliasing su alcune superfici, l'impatto risulta eccellente e le performance granitiche, sebbene limitate ai 30 frame al secondo proprio per via di alcune soluzioni di nuova generazione introdotte per l'occasione, su tutte la possibilità di accedere a negozi, ristoranti e attività in maniera diretta, senza alcun caricamento.
Il quartiere di Kamurocho lo conosciamo bene, mentre la versione attuale di Sotenbori è del tutto inedita, davvero splendida nel corso centrale di sera, con le insegne "tridimensionali" dei locali più famosi a caratterizzare in maniera forte l'ambientazione. Il design dei personaggi è ottimo e le cutscene davvero coinvolgenti, specie quelle che fanno da preludio o da intermezzo a un boss fight. La varietà degli NPC e dei nemici è come al solito molto buona, ci sono certamente modelli poligonali ripetuti più volte, ma nell'ottica di una selezione molto consistente. Sono fortunatamente scomparse le animazioni "da gallo" per gli avversari, ma si nota purtroppo una gestione un po' confusa durante le cadute, con effetti ragdoll abbastanza esilaranti.
Per quanto riguarda invece il gameplay, purtroppo si è scelto di mantenere lo stile di combattimento unico, sulla falsariga dell'ultimo capitolo della serie, anziché continuare a supportare le tre posizioni viste in Yakuza 0 e Yakuza Kiwami. Le mosse sono anche qui potenziabili e sbloccabili man mano che si guadagna esperienza, ma la varietà degli attacchi sulle prime risulta un bel po' limitata, anche per via del fatto che le Heat Move possono essere eseguite solo quando l'avversario è a terra (e vi rimane pochissimo), vicino a elementi interagibili dello scenario oppure impugnando un'arma, anche impropria: cartelloni, coni stradali, poltrone e biciclette daranno vita a dolorosissime finisher. Appuntamento a fra qualche giorno per la recensione completa.
Le prime ore di Yakuza Kiwami 2 ci hanno regalato ottime sensazioni: ci troviamo di fronte a un remake di qualità eccellente, in linea con il primo Kiwami, con due scenari particolarmente ricchi e affascinanti. Narrato in maniera impeccabile, con alcune interessanti novità sul piano strutturale e delle missioni, il gioco purtroppo rinuncia agli stili multipli per i suoi protagonisti, ma lo spettacolo non manca e proseguendo nella campagna siamo sicuri che ci imbatteremo in qualche gradita sorpresa.
CERTEZZE
- Narrazione impeccabile
- Interessanti novità, struttura ricca
- Realizzazione eccellente...
DUBBI
- ...a parte qualche disattenzione
- Un solo stile di combattimento
- Fase iniziale un po' frettolosa