Nel parlare di Yoshi's Crafted World facciamo un passo indietro. A Shigeru Miyamoto non è mai piaciuto lo stile iper-realistico nei videogiochi: discusse molto con Rareware per la scelta di applicare grafica pre-renderizzata a Donkey Kong Country seppur, a posteriori, ritornando sui suoi passi. Siamo nell'era del Super Nintendo e il creatore di Super Mario sa che un seguito (spirituale) di Super Mario World deve essere diverso, di rottura, deve dimostrare che la sua visione ha più capacità di fare breccia nei cuori degli appassionati rispetto alle produzioni occidentali. Yoshi's Island fu un capolavoro anche per il suo aspetto grafico; da quel giorno non è esistito Yoshi che non fosse caratterizzato da uno impianto estetico unico. Per certi versi, l'estetica di Yoshi's Crafted World pesca da Yoshi's Story e la cosa ovviamente è un bene: cartoni, plastica, legno e altri materiali riciclabili contribuiscono a creare quell'atmosfera eco-sostenibile leggerissima ma immediatamente apprezzabile dalla totalità delle fasce anagrafiche, riuscendo nel compito non banale di farsi cingere dai complimenti di chiunque. Recentemente, in un incontro a porte chiuse con il prodotto, abbiamo avuto modo di provare un nuovo livello con Poochy e uno in modalità multiplayer, già presente nella demo ma limitata al primo livello.
A spasso con Poochy
Ne scrivevamo in occasione della demo e lo rimarchiamo qui: Yoshi's Crafted World è un gioco che promette benissimo. Ha dalla sua la capacità di fondere generi in maniera sublime e di risultare al tempo stesso apprezzabile da chiunque, offrendo un'enorme quantità di chiavi di lettura e ormai appannaggio di una produzione nintendiana che è talmente figlia di un'esperienza trentennale da risultare (quasi) impossibile da rivaleggiare.
Tutto merito del team Good-Feel: i giapponesi incarnano in DNA e carattere la capacità di proporre ancora opere talmente ammiccanti al passato da risultare, ogni volta, quasi metafore videoludiche di un ottimo whiskey invecchiato di anni. Chi ha giocato la demo avrà notato che la lentezza del gameplay altro non è che uno strumento asservito alla struttura a più piani del gioco, una scelta di design che piazza più o meno nascosti segreti, muri di carta e personaggi all'interno dei vari livelli di profondità dello scenario; beh, la realtà è che il livello in singolo che abbiamo giocato in aggiunta è ben diverso. Permane con forza l'impianto visivo, colorato e delicato, ma stavolta ma presenza di Poochy rinforza in maniera importante la componente platform, a malapena presentata nel livello della demo. In un attimo Crafted World ammicca a quel passato di piattaforme e tempismo, deliziando e stupendo per la sua semplicità senza tralasciare le novità appena citate: diversi percorsi da esplorare, la necessità di colpire gli elementi su piani di gioco vicini o lontani, la gestione di Poochy e della sua corsa scatenata. Il livello rimane completabile senza grosse difficoltà, ma si nota che Good-Feel vuole cominciare a infondere l'avanzamento di dettagli e idee, ammassando un pezzetto per volta la sua visione sostanziale di uno Yoshi moderno. Come sempre, la prima corsa è di scoperta ed è piacevole tornare al suo interno per completare la raccolta dei collezionabili.
Giappone e cannucce
Il secondo livello extra provato è caratterizzato da uno stile architettonico molto orientale, al suo interno templi e foreste di cannucce. È in questo frangente che Nintendo ci fa accompagnare da un secondo giocatore, permettendoci di scoprire l'ambiente in multiplayer. Yoshi's Crafted World è disegnato come esperienza singola, ma Good-Feel riesce a evidenziare un approccio multigiocatore immediato nel suo concepimento, che non sposta gli equilibri e regala un altro punto di vista all'avanzamento. Stavolta ci troviamo di fronte a dei piccoli enigmi dove il fronte e il retro dello sfondo giocano un ruolo fondamentale: è divertente alternarsi in due, imparando a sfruttare la capacità di cavalcarsi a vicenda e azionare sinergicamente le diverse parti del livello.
L'operazione coinvolge entrambi, la fusione tra architettura giapponese (con cartoni riciclati) e situazioni ludiche fa arrivare con piacevolezza a chiudere la prova, seppur con un paio di fiori rimasti fuori dalla raccolta. Oltre al valore di design, abbiamo avuto una prima conferma della bontà dell'impianto multigiocatore istantaneo, che con la stessa velocità di ingresso permette di tornare a giocare da soli senza impoverire il livello. Un po' come dire: è Good-Feel, ma sembra quasi Nintendo. Per chi ancora non l'avesse fatto, vi ricordiamo che potete sondare l'efficacia delle nostre parole scaricando la demo gratuita che trovate su eShop e testando da voi, fateci poi sapere qui sotto che ne pensate.
Se è vero che la sete di buoni platform non si esaurisce mai, Yoshi's Crafted World ha il potenziale per accontentare chiunque, a vari livelli. Un platform essenziale ma pieno di idee, un'avventura con più strati di lettura e completamento, un'atmosfera rilassante ma piena di particolari: Good-Feel potrebbe star partorendo un episodio in grado di superare l'eccezionale episodio WiiU, grazie a una ricercatezza in simbiosi perfetta con l'esperienza portatile e fissa. L'unico dubbio attuale è riferito alla facilità di accesso non tanto al raggiungimento della fine dei livelli, quanto della bravura che sarà richiesta per la raccolta dei collezionabili, sperando diventi più complessa con l'avanzare delle ambientazioni.
CERTEZZE
- Aspetto tecnico ed estetico
- Pieno di idee e situazioni
- Maturità di design dei Good-Feel
DUBBI
- Difficoltà generale nel lungo termine