Il 29 marzo arriverà su Nintendo Switch, con un discreto ritardo rispetto ai piani originali, Yoshi's Crafted World. Non sappiamo cosa abbia generato questi slittamenti, non è del resto un'anomalia per il mondo Nintendo, ma non è da escludere che gli sviluppatori, visto il tema del gioco, stessero aspettando il responso del pubblico nei confronti di Nintendo Labo, così da - eventualmente - integrarlo col loro progetto. Be', non è andata benissimo, perciò qualcosa di Labo nel titolo è stata comunque inserita - vedasi scatolone a forma di pianoforte - ma l'incrocio tra i brand si limita, al momento, a una semplice citazione.
Yoshi's Crafted World è stato sviluppato da Good-Feel, uno studio fondato da Ebisu, ex-Konami, di cui abbiamo parlato approfonditamente nella bustina di Lakitu qualche settimana fa; è il quarto platform bidimensionale che il team sviluppa in esclusiva per Nintendo, dopo Wario Land: The Shake Dimension, Kirby e la Stoffa dell'Eroe (entrambi su Wii) e Yoshi's Woolly World (Wii U). Nonostante il protagonista sia lo stesso, Yoshi's Crafted World è molto diverso dal precedente episodio, che era invece molto simile, nell'impostazione e negli intenti, all'originario Yoshi's Island. L'ultima creazione di Good-Feel pare rivolta soprattutto a un pubblico infantile, un po' come il recente Kirby: Star Allies di HAL Laboratory; non un gioco per tutti quindi, come andrebbe considerato New Super Mario Bros., ma un titolo dalla difficoltà tarata verso il basso. Naturalmente queste sono solamente prime impressioni scaturite dalla demo odierna, il tutto andrà verificato quando avremo il gioco completo tra le mani: una soluzione del genere comunque non sarebbe inedita per Good-Feel, visto che già il bellissimo Kirby e la Stoffa dell'Eroe era impostato in questa maniera.
Controlli
La prima sensazione che abbiamo avuto interfacciandoci col sistema di controllo è quella di un platform molto lento. Yoshi accelera poco, non c'è un bottone per correre velocemente e, pur essendo il salto modulabile in varie gradazioni, poco importa se ci si stacca da terra in corsa o stando fermi. Naturalmente è presente la solita "spintina" in aria che prolunga il balzo dell'amabile dinosauro, ed è stata inserita addirittura una modalità semplice, attivabile in ogni momento dal menù, per dotare Yoshi di un paio d'ali, e permettergli di volare a piacimento, senza ricadere a terra ma senza mai oltrepassare l'altezza massima del balzo iniziale.
Premendo B il dinosauro tira fuori la poderosa lingua da ranocchio (solo in alto o lateralmente, niente direzioni intermedie), in modo tale da ingurgitare i nemici lungo la via (tendenzialmente Tipi Timidi), gonfiarsi la pancia e, infine, rimetterli al mondo come linde uova da lanciare. Quest'ultima mossa va attivata premendo R o Y, e si materializza in un'azione piuttosto diversa da quella di Yoshi's Island: stavolta la mira non è mobile, l'utente può spostare il cursore dove vuole, non va premuto il tasto al momento giusto, ed è una scelta che rende tutto più semplice e meno dinamico che in passato. Allo stesso tempo, attivata la mira e intuitone il funzionamento, abbiamo rimpianto di non avere in mano il Wiimote: questo gioco sarebbe stato perfetto per la vecchia accoppiata Nunchuk e telecomando. Spostare il mirino per il televisore è un'operazione lenta, e chiunque abbia giocato molto al Wii conosce la grande differenza - in positivo - che il Wiimote avrebbe potuto generare. Tuttavia il design di Yoshi's Crafted World, e questo è quello che conta, sembra non puntare sulla velocità dell'azione: quindi il Wiimote sarebbe stato sicuramente più comodo, ma non necessariamente più adatto.
Rompicapo
I giochi di Yoshi sono quasi sempre stati dei platform bidimensionali basati, più che sul raggiungimento del traguardo, sulla ricerca. Alterando spesso le dosi degli ingredienti. Ecco, Yoshi's Crafted World in questo sembra poter raggiungere un nuovo standard: la sensazione è che l'elemento cardine non sia l'azione, ivi compresi i salti, ma l'esplorazione degli stage. Che sono multiplanari, contemplano bivi e sentieri alternativi, spesso comunque visibili sullo sfondo. Il giocatore non è libero di oltrepassare la strada principale, bisogna sempre spostarsi seguendo il percorso stabilito, concetto enfatizzato inizialmente da Yoshi che, per dare il via al livello, dà un calcio a questo tappeto, che diventerà il suo unico tracciato - non vuole sporcarsi i piedi, in pratica. Anche se non è possibile girare in libertà, Yoshi ha comunque la facoltà di sparare le proprie uova ovunque. Di fronte a sé, alle sue spalle, in profondità, verso lo schermo del giocatore: basta spostare il cursore sopra l'oggetto desiderato e, in pratica, Yoshi lo centra. Soluzione che solleva un dubbio: dato che è il gioco a decidere quali elementi sono effettivamente colpibili, quanto sarà efficace nell'evidenziarli? E quanto sarà fastidioso, al contrario, essere vincolati? A noi è successo una sola volta, vedendo un cono in lontananza: ci abbiamo spostato il mirino ma, non essendo un obiettivo previsto, non è stato possibile scagliare l'uovo.
In ogni caso, tra semplici enigmi e i tanti oggetti collezionabili (venti monete rosse a livello, oltre a cinque margherite), Yoshi's Crafted World si presenta come un platform estremamente ricco di rompicapo. Un ibrido tra i due generi, oseremmo dire... e molto più che in passato. Già nel livello testato c'erano tre elementi nascosti, delle componenti di un treno, da dover scovare prima di poter terminare lo stage: immaginiamo che non sia un episodio unico, tantomeno eccezionale. Una volta terminato il livello, oltre a poterlo rigiocare per trovare gli oggetti mancanti, il titolo propone una versione "speculare" dello stesso, in cui lo si attraversa al rovescio, così da palesare elementi precedentemente celati, e perseguendo una diversa missione: in questo caso, e speriamo che gli obiettivi varino, sono tre cagnolini da recuperare. Una soluzione interessante e promettente, che probabilmente, se abbiamo intuito bene dal trailer, nei livelli successivi sarà integrata ancora prima di terminare uno stage. Sono tutti elementi che andranno valutati appieno quando arriverà il gioco completo, in particolare il multiplayer: essendo un platform lento - e considerando la possibilità di salirsi addosso - difficilmente il secondo giocatore si ritroverà tagliato fuori dallo schermo, quindi sarà piacevole condividere l'esperienza con utenti meno esperti. Per le stesse ragioni dubitiamo possa incentivare la rigiocabilità di uno stage, ma tratteremo l'argomento a parte, e più approfonditamente, lunedì prossimo, con un altro articolo.
Yoshi's Crafted World è un titolo molto promettente, un platform bidimensionale maggiormente basato sulla ricerca, e sulla risoluzione degli enigmi, che sull'azione: una caratteristica tipica della serie, che qui però pare portata all'estremo. La qualità del gioco dipenderà molto dalla creatività dei rompicapo proposti, perché non sarà facile mantenere l'esperienza vibrante per tutta l'avventura. Abbiamo la sensazione che l'elemento chiave sarà lo sfruttamento della profondità, col mirino - al momento del lancio delle uova - libero di vagare per tutto lo schermo. È la caratteristica più importante, quella potenzialmente in grado di esaltare l'avventura.
CERTEZZE
- Grafica piacevole
- Livelli multiplanari
- Il mirino libero sfrutta la profondità dello stage...
DUBBI
- ... ma non tutti gli elementi sono interattivi
- I puzzle sapranno bilanciare il ritmo lento?