Grazie al successo di Angry Birds, Rovio è cresciuta esponenzialmente e sono ovviamente cresciute le spese della software house che attualmente conta 400 impiegati.
L'espansione dell'azienda comporta anche un aumento delle tasse e queste in Finlandia ammontano al 24% (non fatevi male tendando di paragonarle con quanto viene richiesto a noi). Un balzo verso l'Irlanda dunque, che chiede solo il 12.5%, consentirebbe dunque un risparmio netto che Mikael Hed, il CEO di Rovio, ha preso in considerazione proprio in questi giorni. Questo anche in funzione della presenza di compagnie come Google e Facebook che hanno già aperto grossi uffici nella zona.
Fonte: Gamesindustry