Il creative director di Lionhead responsabile di Fable: The Journey, Gary Carr, ha una visione piuttosto suggestiva del progetto Milo & Kate, il famoso esperimento di intelligenza artificiale associato a Kinect che la compagnia presentò tempo addietro.
Nonostante la tecnologia non si sia poi trasformata in un vero e proprio prodotto videoludico, per Carr Milo si trova comunque all'interno di Fable: The Journey, è diventato "un piccolo mago", e si trova da quelle parti "nella sua forma tecnologica". Secondo il creative director è un peccato che il progetto Milo & Kate non sia giunto al termine: si è trattato di un esperimento coraggioso, che in pochi avrebbero voluto portare avanti fino a dove sono arrivati i Lionhead. Circa a 2/5 del percorso, secondo quanto riportato da Carr: "mi piacerebbe davvero poter mostrare un giorno fin dove siamo arrivati, non sono sicuro di poterlo fare, ma mi piacerebbe tanto".
D'altra parte, "l'innovazione sta al centro di tutto quello che facciamo", ha detto Carr, dunque un progetto del genere non è destinato a scomparire, ma probabilmente a trasformarsi e ritornare in forme diverse. Per quanto riguarda l'uscita di scena di Peter Molyneux, inoltre, Carr ha affermato che si trattava del "segreto peggio custodito" nella storia della compagnia e che i suoi colleghi sapevano che Molyneux era in procinto di farlo anche quando lo negava apertamente. D'altra parte "lui ha bisogno di fare così", ha riferito Carr, dunque "non abbiamo nulla in contrario".
Fonte: GamesIndustry