Stando a un report arrivato dalla Cina, Nintendo ha affidato l'assemblaggio della sua nuova console, Wii U, alla famigerata fabbrica Foxconn, già arrivata più volte alle cronache, anche videoludiche, per le condizioni inumane con cui tratta i suoi lavoratori (è la fabbrica con il più alto tasso di suicidi del mondo).
La novità è che per realizzare la console Nintendo stanno sfruttando anche dei minorenni (in realtà sono stati usati anche per l'assemblaggio di iPhone 5, ma questa è un'altra brutta storia). La Foxconn stessa ha confermato che nella sua fabbrica sita nella parte nord orientale della Cina, a Yantai, hanno lavorato dei minorenni, con età comprese tra i 14 e i 16 anni.
I ragazzi, eccitati dalla possibilità di mettere in anteprima le mani sulla nuova console, vengono costretti a lavorare diverse ore al giorno, con straordinari disumani che possono protrarsi fino a tarda notte.
Si tratta di studenti provenienti dalle scuole superiori della provincia di Jiangsu, praticamente precettati per permettere alla Foxconn di rispettare i tempi di consegna.
Il report arriva dal programma "Voice of China" della China National Radio. A quanto pare gli studenti potrebbero andarsene in ogni momento, ma qui arriva il bello: nel caso lo facessero non sarebbero promossi a scuola, come minacciato dai loro professori, evidentemente in combutta con i vertici della fabbrica.
Alcune testimonianze affermano che i ragazzini sono usati sia per la produzione, che per il trasporto delle merci. Un ragazzo, il cui vero nome non è stato rivelato per non causargli problemi, ha affermato di aver richiesto un permesso per malattia dopo diverse notti passate a lavorare che lo avevano sfiancato, permesso che gli è stato rifiutato. Il nostro è stato quindi licenziato per assenteismo, non avendocela fatta ad andare al lavoro (non si fa così, noi occidentali dobbiamo avere la nostra console a basso prezzo per Natale, sorbole) e a quanto pare è stato cacciato anche da scuola, proprio a causa del licenziamento.
Foxconn afferma che i minori hanno lavorato in fabbrica per tre settimane e che non è stata violata nessuna norma cinese sul lavoro (bella forza), con i ragazzi che sono stati fatti tornare a scuola dopo il periodo indicato.
Nintendo non ha ancora preso una posizione ufficiale sulla situazione. Appena lo farà, aggiorneremo la notizia. Comunque è giusto sapere che anche Wii e 3DS sono state assemblate dalle Foxconn e che Nintendo, nonostante faccia realizzare alcune parti delle sue macchine in Giappone, sono anni che finisce per assemblarle in Cina, proprio alla Foxconn.
Che altro dire se non: "Mamma mia!"
Fonte: Kotaku