PlayStation 4 e Xbox One sono state confermate come console region-free, cosa che lascia solo Wii U e Nintendo 3DS, tra i maggiori attori della console war, ancora legate al sistema dei blocchi regionali sul software.
Recentemente, abbiamo riportato del successo riscosso da una petizione online per richiedere a Nintendo la cessazione della pratica di blocco per il software di regioni differenti, giunta proprio in questi giorni a circa 12.000 firme, dunque la questione sembra tenere banco tra gli utenti Nintendo.
Satoru Iwata, tuttavia, tiene a specificare che la presenza dei blocchi regionali ha delle ragioni specifiche, e che non è legata alla volontà di restringere la libertà d'azione degli utenti: "Ci sono zone molto differenti nel mondo e ognuna ha una sua particolare cultura, accettazione e particolari restrizioni legali, oltre a differenti sistemi di rating per l'età degli utenti", ha affermato Satoru Iwata sull'argomento, in un'intervista pubblicata da IGN. "Ci sono sempre cose differenti che dobbiamo fare per ogni diversa regione, che si trovano spesso in contrasto con la libertà richiesta dagli utenti di poter utilizzare il software appartenente a qualsiasi altra regione geografica. Spero che i giocatori capiscano che l'industria non sfrutta questo sistema solo per motivi egoistici di business, ci sono delle ragioni dietro a tutto questo".
Fonte: Nintendo Life