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Metal Gear Solid V - Le nuove sfide dell'open world e alcuni dettagli sulle missioni notturne

Alcuni cambiamenti radicali alla formula

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   22/09/2013
Metal Gear Solid V: The Phantom Pain
Metal Gear Solid V: The Phantom Pain
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Da un'interessante intervista a Hideo Kojima pubblicata da Game Informer, arrivano diversi dettagli su Metal Gear Solid V e gli elementi innovativi introdotti in questo nuovo capitolo alla formula classica.

L'innovazione probabilmente di maggiore portata è l'introduzione del mondo aperto come scenario del gioco: laddove i capitoli precedenti si concentravano su livelli staccati all'interno di ambientazioni ben delimitate, il nuovo capitolo si caratterizza per uno scenario ampio e aperto. Kojima ha spiegato che, a differenza di quanto accadeva nei capitoli precedenti, in questo episodio non ci sono dei percorsi prestabiliti da seguire secondo un ordine rigoroso, ma ci sono comunque missioni caratterizzate da un grado di difficoltà differente.

Ci sono poi situazioni particolari in cui si incorre all'interno di alcune missioni, che richiedono particolari comportamenti specifici: ad esempio, Kojima riporta di una missione in Ground Zeroes in cui si deve salvare Chico (un bambino soldato in Peace Walker) e che richiede di effettuare una prestazione perfetta senza uccisioni, senza allarmi ed entro due ore.

Altre differenze sono determinate dalla possibilità di affrontare le missioni di giorno o di notte, grazie al nuovo ciclo dinamico che consente di giocare in diverse situazioni di luminosità e orario. Affrontarle di notte comporta il vantaggio dell'oscurità che rende più difficile farci scoprire, ma di conseguenza sarà più difficile anche per noi capire esattamente cosa ci circonda. Una caratteristica interessante delle missioni notturne è data inoltre dalla gestione della torcia: se la equipaggiamo e la puntiamo contro i nemici, questi per prima cosa si copriranno gli occhi, cosa che può offrire un momentaneo vantaggio, ma come conseguenza l'accensione della luce determinerà precisamente la nostra posizione sulla mappa.

Fonte: Game Informer