Console, e relativi videogiochi, torneranno a essere commercializzati in Cina secondo quanto affermato dal Consiglio di Stato cinese. Dispositivi e giochi dovranno comunque essere approvati dal Ministero della Cultura e le compagnie interessate a vendere in Cina dovranno operare nella zona di scambio libero di Shanghai.
Microsoft si è già preparata all'evento, nell'aria già da diverso tempo, investendo 237 milioni di dollari in una joint venture con il colosso delle comunicazioni cinesi BesTV New Media con l'obiettivo di dare via alla produzione, proprio nella zona di Shanghai, di una console da gioco capace di riprodurre anche streaming video.
Nonostante siano state bandite nel 2000 con la firma di ben 7 ministeri, le console sono sempre state disponibili attraverso il mercato di importazione. Ma sono state frenate dai costi proibitivi dell'import e dalla preponderanza del PC e degli smartphone. Ciò non toglie, comunque, che il mercato cinese, forte di oltre un miliardo di potenziali acquirenti, sia decisamente appetibile.
Fonte: The Wall Street Journal