Drante una sessione di domande e risposte con gli investitori, l'attivissimo presidente Satoru Iwata ha parlato della situazione attuale di Nintendo e delle strategie future. Queste non includono l'arrendersi alle meccaniche del digital delivery, una ristrutturazione aziendale o una competizione diretta con la concorrenza.
Il digital delivery non può certo essere trascurato ma Nintendo non ha intenzione di svalutare i giochi e proporrà prezzi identici tra retail e download. Inoltre la compagnia è convinta che il mobile non sia una minaccia per i sistemi dedicati e non è particolarmente preoccupata dal flop di Wii U. Certo, la compagnia deve espandersi e recuperare terreno, ma per farlo punterà sui paesi in via di sviluppo e in questo caso potremmo effettivamente vedere una Nintendo disposta ad abbassare nettamente i prezzi in questi nuovi mercati.
A questo punto Iwata, dopo aver ribadito di non avere intenzione di licenziarsi, è tornato a parlare delle compagnie third party con le quali vuole un rapporto sostenibile e coerente con le politiche Nintendo. Niente accordi economici dunque, niente aste per avere un esclusiva o garantire che la propria console sia supportata. Nintendo, ha affermato il dirigente, non vede un futuro oscuro e non ha bisogno di percorrere vie drastiche, dunque esclude anche licenziamenti o ristrutturazioni.
E la compagnia non teme nemmeno per il destino delle azioni di Hiroshi Yamauchi, il leggendario presidente che è passato a miglior vita a settembre. La compagnia ha lasciato alla famiglia i 49 giorni di lutto previsti dalla tradizione nipponica e agirà in accordo con i desideri dei parenti di Yamauchi, a dimostrazione che non è preoccupata ed è convinta di poter sostenere qualsiasi obbligo in merito a eventuali transazioni.
Link: Nintendo - Briefing e Q&A per il secondo trimestre fiscale