Quando si parla dei giochi di Hideo Kojima è normale entrare in un terreno costellato da miti e leggende metropolitane, data la frequente tendenza del game designer ad inserire easter egg ed elementi bizzarri e misteriosi al loro interno.
In quest'ottica assume un'altra prospettiva la strana missione Deja Vu presente in Metal Gear Solid: Ground Zeroes. In questa missione speciale ci troviamo a guidare uno Snake in stile classico all'interno della base, alla ricerca di vari simboli e titoli legati a capitoli precedenti della serie Metal Gear disseminati al suo interno. Lo scopo è proprio trovare il logo dei vari capitoli, celati in diversi luoghi, e cancellarli.
La missione di per sé è alquanto particolare perché chiaramente incentrata sulle citazioni, con tanto di comunicazioni radio che richiamano momenti dei giochi passati e commenti sui vecchi capitoli della serie. La cosa un po' inquietante è appunto l'insistenza sulla necessità di cancellare i titoli dei giochi diretti da Hideo Kojima, e solo quelli: la cancellazione non vale infatti per quei capitoli che non sono stati gestiti direttamente da Kojima. Durante la missione, si incappa peraltro in una frase piuttosto emblematica: "Puoi essere in grado di cancellare i segni, ma i ricordi non scompariranno mai" viene detto ad un certo punto.
Ovviamente, è probabile si tratti semplicemente di una coincidenza, una kojimata piuttosto fantasiosa, ma la similitudine con il caso scoppiato in seguito tra Hideo Kojima e Konami che ha portato il publisher a cancellare letteralmente il logo di Kojima Productions dalle cover di Metal Gear Solid: The Phantom Pain è impressionante.