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Zoe Quinn e Nina Freeman tra i trenta under 30 del mondo dei videogiochi selezionati da Forbes

Anche un italiano nell'elenco: Tommaso Checchi, attualmente al lavoro per Mojang

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   04/01/2016
Cibele
Cibele
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La prestigiosa rivista Forbes ha pubblicato la sua tradizionale selezione dei trenta under 30 di diversi ambiti dello scibile umano. Per il mondo dei videogiochi spiccano diversi nomi di realtà note, come Andy Dudynsky di 343 Industries o Nate Mitchell di Oculus VR, ma anche personaggi meno noti come Nina Freeman, che recentemente ha pubblicato Cibele e che si era già messa in mostra in diverse manifestazioni indie.

Il nome più controverso della trentina è sicuramente quello di Zoe Quinn, diventata famosa più per il #GamerGate che per le sue doti da sviluppatrice. In effetti alcuni dovrebbero considerare un grosso successo l'aver trasformato una quasi sconosciuta, nemmeno troppo dotata nello sviluppo di videogiochi, in una rappresentante dell'industria alle Nazioni Unite.

Ci fa anche piacere segnalare che nella trentina c'è anche un italiano: Tommaso Checchi, attualmente al lavoro per Mojang. Complimenti a Tommaso.