Nonostante sia stato presentato in maniera più estesa a con una demo giocabile all'E3 2016, non è ancora chiarissimo il funzionamento di Sea of Thieves, l'affascinante simulatore piratesco di Rare per Xbox One e PC.
GameRant ha avuto modo di intervistare Craig Duncan di Rare, in particolare per quanto riguarda il multiplayer del gioco. Lo studio head di Rare ha spiegato intanto che non si tratta di un MMO, ma di un gioco dotato di un sistema multiplayer paragonabile a quello di Destiny, dove un giocatore o un gruppo di giocatori può incontrare casualmente altri utenti all'interno di determinate aree, ma secondo Duncan questi incontri saranno di "maggiore impatto" in Sea of Thieves.
Ha chiarito che non vuol dire che gli incontri in Destiny siano di scarso impatto, ma che in Sea of Thieves questi possono portare a situazioni più variate, comportando anche rischi maggiori considerando la varietà di azioni possibili e la posta in gioco. L'incentivo solitamente sarà a collaborare: combattere un kraken necessita il lavoro di squadra, così come il semplice governare una nave, ma a quanto pare saranno diverse le situazioni in cui è possibile imbattersi per i mari di Rare.