Nel corso della cerimonia dei Game Awards 2016, Hideo Kojima ha ricevuto un premio alla carriera come icona dell'industria, consegnatogli dal presentatore dell'evento e suo amico Geoff Keighley. Dopo lo show Keighley è tornato a parlare di Kojima raccontando alcuni inquietanti retroscena riguardanti gli ultimi mesi dello sviluppo di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain.
Secondo Keighley è incredibile che Kojima sia anche solo riuscito a chiudere il gioco, visto com'è stato trattato: "Negli ultimi sei mesi di lavorazione, lo hanno segregato in una stanza separata a un piano diverso da quello del team di sviluppo. Non poteva neanche parlare con loro, ma doveva usare un intermediario."
Per Keighley quindi, premiare Kojima non è stato solo un riconoscimento per le sue opere, ma anche un modo per ripagarlo di ciò che gli è stato negato l'anno precedente.