Nintendo ultimamente si sta dimostrando molto attiva nel far chiudere progetti amatoriali dedicati alle sue serie. Dopo il caso di Pokémon Uranium, che aveva destato un certo scalpore, poco prima di Natale è toccato a un altro titolo, molto atteso dalla comunità, di essere preso di mira dai legali della multinazionale giapponese.
Si chiama Pokémon Prism, ed è un hack di Pokémon Cristallo. Dietro c'è il lavoro di un piccolo team di appassionati durato ben otto anni. Il gioco sarebbe dovuto essere pubblicato il 24 dicembre, ma Koolboyman, uno degli autori, ha notificato la cancellazione il 21 dicembre pubblicando la lettera di diffida ricevuta.
Ad aver attirato l'attenzione degli avvocati di Nintendo deve essere stato il trailer pubblicato qualche giorno prima, che aveva fatto 1,4 milioni di visualizzazioni su YouTube. In effetti non si spiega altrimenti l'attacco a questo hack in particolare, visto che ce ne sono molti altri in giro.
Comunque tutto è bene quel che finisce bene perché il giorno dopo è finito in rete, pubblicato da un anonimo, il link per scaricare Prism, ormai concluso. Buttare nel nulla otto anni di lavoro non sarebbe stato il massimo. Almeno così ne rimarrà traccia.