Degli hacker sono riusciti ad aggiungere giochi alla libreria del Nintendo Classic Mini? La componentistica del dispositivo è stata montata nello chassis di un Game Boy? Era inevitabile che la comunità degli hacker e dei modder si interessasse alla retroconsole Nintendo, visto il suo straordinario successo, ma la casa nipponica aveva previsto tutto e lo dimostra un messaggio segreto inserito nel codice della versione giapponese del dispositivo, il Famicom Classic Mini. Fra le stringhe dell'emulatore, gli sviluppatori hanno infatti scritto "Please, don't break everything!" ("Per favore, non rompete tutto!"): si tratta di un riferimento alla storia di Nintendo, nella fattispecie a quando l'azienda produceva carte da gioco Hanafuda. Il testo completo recita così: "È il Capitano Hanafuda che parla. Il lancio dell'emulazione avverrà in 3... 2... 1. Molti sforzi, lacrime e infinite ore sono stati impiegati per creare questo gioiello. Dunque vi prego di tenere questo posto in ordine e di non rompere tutto!"
Nintendo ha nascosto un messaggio segreto nel Famicom Classic Mini
Nel codice del Famicom Classic Mini c'è scritto "Don't break everything", non rompete tutto