The Last of Us: Part II, di cui siamo tornati a parlare di recente per via della possibile lunga attesa di cui potrebbe essere protagonista, è uno dei rappresentanti della politica tipica di Sony sulle proprie produzioni first party.
Come spiegato anche da Shawn Layden in una recente intervista a Telegraph, la compagnia nipponica è particolarmente concentrata sulla produzione di grossi titoli tripla A single player e basati sulla storia. "La mia filosofia è di concentrarci su quello che sappiamo fare meglio", ha spiegato Layden, "e se guardate ai nostri team - Naughty Dog, Guerrilla, Santa Monica Studios, Japan Studios - è questo ciò in cui riusciamo meglio: creiamo delle storie e dei personaggi. Sono stato così gratificato dal vedere la risposta ad Aloy quando è stata mostrata la prima volta", ha spiegato l'executive Sony.
"Questo è il genere di giochi in cui riusciamo meglio e per cui siamo più noti. Dice molto del nostro DNA, vogliamo intrattenere, far felici gli utenti, vogliamo commuovere e stimolare un ampio raggio di emozioni che possono essere scatenate da una grande esperienza". Layden ha riferito che qualche sperimentazione anche nel campo dei giochi come servizio, nel multiplayer e nelle simulazioni viene fatta regolarmente anche da Sony, ma la priorità resta la costruzione di storie e personaggi. Altro titolo di questa tipologia in arrivo, protagonista del recente E3 2017 di Sony, è stato in effetti Days Gone.