The Tomorrow Children è stato uno dei più cocenti fallimenti della lineup di PlayStation 4. Non che gli mancassero elementi interessanti, solo che non è mai riuscito a entrare davvero in sintonia con i giocatori e per questo è stato chiuso dopo appena dodici mesi di permanenza sul mercato.
Parlandone in una lunga intervista con Eurogamer.net, Dylan Cuthbert di Q-Games, il team di sviluppo, ha detto la sua sul fallimento del progetto. A quanto pare dal punto di vista della realizzazione, il gioco non ha avuto grossi problemi e, dopo il lancio, non richiedeva grossi sforzi, in termini di persone, per essere mantenuto.
I problemi ci furono quando Sony chiese di trasformarlo in un free-to-play. Secondo Cuthbert, Sony non era semplicemente pronta per gestire un free-to-play, perché per farlo bisogna investire moltissimi soldi in marketing e nella raccolta e lo studio dei dati, molto più di quanto si faccia con i videogiochi normali. Sony non lo fece, non per colpe particolari, ma perché è più efficiente nel fare giochi e venderli, secondo il metodo tradizionale.