Sebbene sia stato il miglior lancio per un titolo Rare dal 1995, con un successo ulteriormente enfatizzato dalla possibilità di provare il gioco gratuitamente via Xbox Game Pass, Sea of Thieve non ha decisamente entusiasmato Michael Pachter, che anzi ha espresso più di una perplessità circa le capacità di Rare.
"Non sono assolutamente un fan del genere piratesco, lo trovo stupido, ma è un'opinione personale: semplicemente non fa per me", ha detto Pachter parlando di Sea of Thieves. "Non mi è piaciuto Assassin's Creed Black Flag per lo stesso motivo, ma conosco gente che la pensa all'opposto."
"Credo dunque si tratti di prodotti che parlano a un pubblico di nicchia, ma io personalmente non mi sento motivato dall'andare in giro a trovare quattrocento casse del tesoro e caricarle sulla nave, è un po' come fare i fattorini in mare. Non fa per me, non lo capisco; e non mi piacciono i giochi a base multiplayer in cui altri utenti possono prendere la tua roba, le tue armi e il tuo equipaggiamento."
"Penso che le decisioni che Microsoft prende su quali giochi realizzare si basino sui talenti che hanno a disposizione, e la cosa vale anche per Rare, dunque è questo ciò che possono offrire, il meglio che sono riusciti a mettere insieme. Non è una situazione facile. Ci sono diversi rumor che parlano dell'acquisizione di EA o Bethesda, e queste voci si basano sulla percezione generale che Microsoft abbia un disperato bisogno di contenuti first party."
"Credo onestamente che Sony disponga di una quantità sostanzialmente maggiore di studi di talento, capaci di sfornare titoli con un metascore di 90 e più. Microsoft, semplicemente, non vanta i medesimi asset. Avevano Lionhead, ma non è andata benissimo. Sono stati dietro a Rare per venti anni, ma neanche questo rapporto ha funzionato granché bene: penso che ormai sia un team alla frutta."