In questi giorni stiamo assistendo ad un susseguirsi di pareri discordanti riguardo la strana creatura di Peter Molyneux utilizzata tempo fa per mostrare le capacità di Kinect: Project Milo.
La confusione parte addirittura dal titolo, visto che dopo un primo periodo in cui il misterioso "Milo" era in sviluppo presso Lionhead veniva chiamato appunto con il semplice nome di persona, o al massimo "Project Milo", divenendo poi Milo & Kate con la particolare dimostrazione di Kinect dell'anno scorso. In ogni caso, si pensava inizialmente che si trattasse di un gioco, ma la cosa è stata successivamente smentita sebbene in maniera non ufficiale. E' venuto fuori che la particolare applicazione era semplicemente una tech demo sviluppata per dimostrare le capacità di Kinect, cosa riferita da Aaron Greenberg di Microsoft ma a sua volta smentita da Molyneux, con quest'ultimo affermante che le dichiarazioni dell'executive di Redmond erano basate su informazioni troppo datate. Salvo poi conformarsi anche lui sulla linea della "tech demo": secondo quanto riferito la settimana scorsa dalla BBC, il game designer aveva affermato che Microsoft non avrebbe pubblicato il suo Milo & Kate.
In ogni caso, l'idea che era stata data era quella di un progetto destinato a rimanere tale, una sorta di demo tecnica utilizzata per effettuare delle ricerche sulle possibilità di interazione con Kinect. Almeno fino a qualche ora fa. Di nuovo il product director Aaron Greenberg ha affermato a Eurogamer.net che il titolo in questione "non è sicuramente una tech demo". "Stanno costruendo qualcosa di assolutamente unico e interessante, lasciamo a Peter e al suo team di determinare in cosa consista precisamente il gioco e quando questo potrà arrivare sul mercato", si legge sul sito britannico, "tutto quello che possiamo dire al momento è che non arriverà questo Natale, ma potete stare certi che si tratti di qualcosa di più di una semplice tech demo". Non è detto però che questo via libera per il gioco sul mercato da parte di Microsoft rappresenti una conferma del suo effettivo arrivo, pare che tutto ora sia nelle mani dello stesso Molyneux: "ci sono molti fattori da prendere in considerazione, ma per il momento è tutto nelle mani di Peter", ha detto ancora Greenberg. "In cosa tutto questo possa risultare rimane ancora da vedere". E se non lo sanno per certo loro, non resta che attendere di sapere cosa abbia intenzione di fare il capo di Lionhead.