Uno dei portavoce dei veterani del Vietnam, Ron Parkes, ha attaccato con una certa forza Call of Duty: Black Ops, rilasciato sul mercato americano durante le celebrazioni del Remembrance Day, il giorno in cui si ricordano ed onorano i caduti durante il celeberrimo conflitto. "Credo sia molto squallido distribuire un gioco grafico basato su un conflitto come questo durante la settimana che si suppone essere deputata all'onorare coloro che sono caduti nel conflitto stesso che il gioco rappresenta. Il Remembrance Day non è un giorno avocato ai consumatori e questa compagnia sta chiaramente usando la data come strategia di marketing. La querra è sempre un'esperienza miserabile ed i film ed i videogiochi che descrivono queste guerre non si sono mai nemmeno lontanamente avvicinati a cogliere quanto fosse terribile. La guerra è uno scenario completamente diverso dalla vita normale. Vivi e respiri ogni giorno che sei lì e qualche volta questi ricordi, brutti e buoni, ti colpiscono ancora". Possiamo in tutta franchezza comprendere che per il pubblico americano e nella fattispecie per chi ha vissuto quei fatti in prima persona la scelta di tempo sia terribile. Dar torto a Parkes appare davvero difficile, almeno per chi vi scrive.
I veterani del Vietnam su CoD: Black Ops: "squallido"
Pessima scelta di date?