Il co-fondatore di MetaCritic Marc Doyle ha ammesso che il portale di "aggregazione" ha dovuto bloccare il supporto ad alcuni siti a causa di "pratiche corrotte", senza meglio specificare a cosa si riferisca con l'espressione.
Pare in effetti fare menzione di vera e proprio corruzione, o comunque di un sistema di valutazione non conforme ai principi di regolarità e lealtà che dovrebbero essere propri di una testata giornalistica imperniata sulle recensioni di videogiochi. "Mi è capitato di bloccare il supporto ad alcuni siti le cui recensioni ho trovato afflitte da pratiche corrotte", ha affermato Doyle a CVG, e poi ha rimarcato "c'è la corruzione - la gente può essere comprata, assolutamente".
Non si tratta comunque solo di "compravendita" di voti, ma anche di certificazioni da effettuare sui siti che pubblicano recensioni: i vari metri di valutazione, il rispetto nella comunità videoludica, la responsabilità e l'effettivo seguito di una testata sono tutti elementi che secondo Doyle devono essere presi in considerazione e analizzati più attentamente d'ora in poi nella gestione di MetaCritic.
[AGGIORNAMENTO] Subito dopo la pubblicazione della notizia, un utente ha commentato affermando che Multiplayer.it sarebbe tra i siti cancellati da Metacritic per corruzione. La redazione smentisce categoricamente quella che è una diffamazione bella e buona, come potete verificare cliccando QUI o QUI. Insomma, bastava una semplice verifica su Metacritic per scoprire l'assurdità di tale accusa. Ci preme inoltre sottolineare che spargere certe voci infondate è lesivo nei confronti del lavoro di tante persone. Grazie dell'attenzione.
Fonte: CVG