La CMA, l'organo antitrust inglese, ha appena emesso una proroga alla data di emissione dell'ordine finale relativo alla sua indagine sulla nuova proposta di Microsoft per far accettare l'acquisizione di Activision Blizzard. In precedenza la decisione doveva arrivare entro il 18 luglio, ma l'ente si è preso sei settimane in più, spostando il tutto al 29 agosto a causa di "motivi speciali", non ben delineati. Comunque sia, la CMA punta a risolvere al più presto la situazione, prima della data indicata, che pare sia stata spostata così in avanti per sicurezza.
Cosa significa questo per la conclusione del processo di acquisizione? Probabilmente è un segnale positivo per Microsoft, nel senso che il tempo extra dimostra che in qualche modo la CMA voglia dialogare ancora sulla questione, raggiungendo un accordo così da evitare il giudizio del CAT, che potrebbe aprire un contenzioso istituzionale nel caso fosse favorevole alla casa di Redmond.
Nel frattempo l'acquisizione potrà essere finalizzata in USA e in Europa, con il Regno Unito che rimarrà appeso fino al raggiungimento di un accordo o alla rottura definitiva, con Microsoft che dovrà comportarsi di conseguenza in base al contesto che si troverà davanti.