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Activision Blizzard: giocatori fanno causa a Microsoft per bloccare l'acquisizione

Un gruppo di dieci giocatori ha intentato causa a Microsoft per impedire l'acquisizione di Activision Blizzard, che a loro avviso danneggerebbe i giocatori.

NOTIZIA di Stefano Paglia   —   21/12/2022
Activision Blizzard: giocatori fanno causa a Microsoft per bloccare l'acquisizione

Un gruppo di giocatori ha intentato causa a Microsoft per bloccare l'acquisizione di Activision Blizzard, in quanto danneggerebbe loro e in generale i consumatori.

La causa registrata presso il tribunale di San Francisco vede coinvolte 10 persone, ognuna delle quali afferma di giocare su piattaforme differenti. Non mancano dunque giocatori PlayStation, ma anche Xbox.

"Microsoft controlla già uno degli ecosistemi videoludici più famosi e grandi del settore", si legge nei documenti della causa. "L'acquisizione darebbe a Microsoft una posizione senza rivali nel settore dei giochi, rendendola la compagnia con il maggior numero di giochi imperdibili e franchise iconici".

Nella causa vengono elencate tutte le precedenti acquisizioni di Microsoft dal 2014 fino a quella di Zenimax Media (Bethesda) del 2020. Viene anche citata erroneamente l'acquisizione di Rare nel 2022, laddove è stata completata nel 2002, chiaramente si tratta di un "piccolo" refuso nel testo.

I querelanti affermano che l'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft danneggerebbe gran parte del pubblico, in quanto "potrebbe allentare la competizione in ognuno dei mercati chiave, causando prezzi più alti, meno innovazione e creatività, meno scelta per i consumatori e altri effettivi anticompetitivi".

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Nel documento si parla anche di meno competizione nel mercato del lavoro, in quanto i dipendenti avranno meno opzioni se la manovra andrà a buon fine.

"Ciò è particolarmente preoccupante dato che Activision Blizzard è attualmente coinvolta in cause legali da parte dei dipendenti del Department of Fair Employment and Housing della California, che sostengono che l'azienda è stata protagonista di discriminazione di genere e molestie sessuali", recita il documento.

Chiaramente si tratta di una causa legale meno importante di quella intenta dalla FTC statunitense, che ha tutte le intenzioni di bloccare l'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft.