36

Activision Blizzard: la Nuova Zelanda ha approvato l’acquisizione da parte di Microsoft

La Nuova Zelanda ha approvato l'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft senza condizioni, l'affare è sempre più vicino.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   08/08/2023
Activision Blizzard: la Nuova Zelanda ha approvato l’acquisizione da parte di Microsoft

Dopo la bellezza di otto rinvii, l'organo antitrust della Nuova Zelanda ha espresso la sua decisione finale sull'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, approvandola senza condizioni. Si tratta di una decisione importante, perché la Nuova Zelanda era uno degli ultimi territori ad aver espresso dubbi sull'affare, che farà incamerare a alla casa di Redmond molte grosse serie, come quelle Candy Crush, Call of Duty, Diablo e World of Warcraft, tanto per citarne alcune.

Un passo in avanti

Un altro passo in avanti per Spencer e i suoi
Un altro passo in avanti per Spencer e i suoi

Microsoft ha subito espresso la sua soddisfazione per l'approvazione con un post su X di Brad Smith, il presidente della compagnia, che ha dichiarato: "Con l'approvazione odierna dalla Nuova Zelanda, abbiamo avuto il via libera per l'acquisizione di Activision Blizzard da 41 paesi. Continueremo a lavorare per risolvere i dubbi restanti e chiudere l'accordo."

L'acquisizione è stata approvata da molti organi antitrust mondiali, compreso quello dell'Unione Europea. Microsoft ha però trovato l'opposizione della FTC (Federal Trade Commission) negli Stati Uniti e della CMA nel Regno Unito, con la prima che è stata sconfitta in tribunale nel tentativo di bloccare l'acquisizione e con la seconda, ormai isolata, che pare stia cercando un accordo dopo aver espresso parere negativo sull'affare.

Sony, la compagnia che più di tutte si è opposta al buon esito dell'acquisizione, ha infine ceduto accordandosi per mantenere la serie Call of Duty su console PlayStation per almeno altri dieci anni.

Inizialmente l'acquisizione doveva concludersi entro il 18 luglio 2023, ma visti gli sviluppi della situazione, Microsoft ha chiesto e ottenuto una proroga al 18 ottobre 2023. I mesi in più dovrebbero essere più che sufficienti per trovare la quadra con la CMA.

Insomma, la fine di questa lunga vicenda è sempre più vicina, nonostante le numerose complicazioni avute nel corso dei mesi.