Stando a un recente resoconto, il publisher Activision Blizzard pagherebbe i suoi dipendenti un dollaro al giorno per monitorarne lo stato di salute, gravidanze comprese, con diverse applicazioni, tra le quali Ovia, e Fitbit. A quanto pare è la compagnia stessa a offrire le applicazioni da installare, comprese alcune che consentono di tracciare la salute mentale, il sonno, la dieta, l'autismo e la cura del cancro.
Stando al VP of global benefit Milt Ezzard, all'inizio la risposta all'offerta di applicazioni del genere fatta da Activision Blizzard è stata decisamente negativa, ma a quanto pare con il tempo sempre più membri dello staff le hanno adottate, anche grazie ai benefici finanziari che comportano. Non è chiaro se si ricevano soldi per ogni applicazione installata o se sia una cifra flat valida per tutte. Comunque sia è l'ennesima dimostrazione del fatto che al somaro basta far vedere una carota per farlo camminare.
Secondo Ezzard ogni volta che viene introdotta una novità i dipendenti faticano ad assimilarla, ma alla fine arrivano ad accettarla. Bisogna specificare che l'uso delle applicazioni non è obbligatorio. Fa comunque una certa impressione sapere che un datore di lavoro voglia monitorare la salute dei suoi dipendenti per risparmiare tempo e soldi, come confessato dallo stesso Ezzard. Lui porta come esempio il fatto che un bambino sano rende felice il dipendente aumentandone la produttività e, quindi, migliorando anche la compagnia. Noi aggiungiamo che la scelta di tenere o licenziare qualcuno può basarsi anche sul suo stato di salute, perché un dipendente malato è più propenso a fare assenze per curarsi.