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Activision: giudice blocca una class action, anche se Xbox "potrebbe non rispettare le promesse"

Un giudice ha bloccato una class action contro l'acquisizione di Activision Blizzard: ammette che Microsoft potrebbe non rispettare le promesse, ma non ci sono prove.

NOTIZIA di Nicola Armondi   —   21/03/2023
Activision: giudice blocca una class action, anche se Xbox 'potrebbe non rispettare le promesse'

Sony sta lottando per bloccare l'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, ma non è l'unica. Tempo fa è stata avviata una class action che è però ora stata bloccata dal giudice distrettuale Jacqueline Scott Corley. Pur confermando che Microsoft non dice sempre "la piena verità", non ci sono basi legali per proseguire con la causa.

Il giudice ha emesso la sentenza affermando che i querelanti non sono riusciti a far valere le loro ragioni sulla base della legge. "La denuncia non sostiene in modo plausibile che la fusione crei una ragionevole probabilità di effetti anticoncorrenziali in qualsiasi mercato rilevante", ha dichiarato Corley.

Il giudice ha anche contestato le preoccupazioni presentate dalla class action secondo la quale l'acquisizione da parte di Microsoft potrebbe avere "effetti anticoncorrenziali" nel momento del quale la compagnia di Redmond rendesse giochi come Call of Duty esclusivi per le piattaforme Microsoft.

"I querelanti sostengono che Microsoft potrebbe ottenere la capacità di rendere esclusivi i giochi di Activision e affermano che Microsoft avrebbe un incentivo a farlo, ma non fanno alcuna affermazione concreta a sostegno dell'affermazione conclusiva sull'incentivo. Perché Microsoft dovrebbe rendere Call of Duty esclusivo per le sue piattaforme, con conseguente diminuzione delle vendite di giochi?". Ha detto Corley. "Cosa c'è nel mercato delle console o dei giochi per PC e nella posizione di Microsoft in quei mercati che rende plausibile una ragionevole probabilità che Microsoft adotti tali misure?". Questo è ciò che la stessa Microsoft afferma da tempo.

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Corley ha anche contestato l'affermazione che una fusione potrebbe portare a prezzi più alti, meno innovazione, meno creatività, meno scelta per i consumatori, diminuzione della produzione e altri effetti anticoncorrenziali. L'affermazione dei querelanti è "insufficiente", ha detto Corley, aggiungendo che non hanno spiegato perché e come tutto ciò sarebbe vero.

I querelanti hanno anche detto che le passate azioni di Microsoft è un'altra ragione per cui l'accordo non dovrebbe essere autorizzato. Hanno affermato che Microsoft aveva detto alla Commissione Europea, durante l'acquisizione di ZeniMax, che non sarebbe stata incentivata a "bloccare o limitare" i giochi ZeniMax dalle piattaforme rivali. La class action afferma che Microsoft ha violato questa promessa quando ha annunciato che i futuri giochi di ZeniMax, come Starfield e Redfall, sarebbero stati esclusivi per Xbox su console. Ma Corley ha detto che queste affermazioni "non sono plausibili".

Corley ha detto che i querelanti possono avere ragione nel dire che Microsoft non dice sempre la completa verità nelle sue dichiarazioni pubbliche, ma questo non è sufficiente per dimostrare un caso legale.

"Sebbene le accuse supportino l'ipotesi che Microsoft sia disposta a non rispettare le sue promesse pubbliche, perché dovrebbe fare lo stesso per Call of Duty? La denuncia non riporta fatti che supportino una plausibile deduzione che sia ragionevolmente probabile che lo faccia", ha detto Corley.

"È possibile che Microsoft renda il catalogo di giochi di Activision totalmente o parzialmente esclusivo? Sì. I querelanti hanno indicato fatti che rendono plausibile la probabilità che Microsoft lo faccia? Senza un ulteriore contesto fattuale, no", ha aggiunto il giudice.

In breve, la class action non ha saputo portare argomentazioni sufficienti. Avrà però altri 20 giorni di tempo per proporre un nuovo caso.

Dal canto suo, Xbox sta cercando di chiarire che Call of Duty sarà multipiattaforma: dopo i quattro accordi già svelati, Microsoft ripete all'antitrust che è pronta a stringerne altri.