Apex Legends è il gioco multiplayer del momento, e come spesso accade questo comporta delle conseguenze spiacevoli come l'incremento esponenziale di cheater ed elementi di disturbo per i giocatori onesti, che alcuni vedono provenire soprattutto dalla Cina.
Con l'aumento della popolarità per Apex Legends, che ha recentemente superato i 50 milioni di giocatori, i problemi di cheat e derivati ovviamente si amplificano e sembrano arrivare in particolar modo dalla zona asiatica, o almeno questo è quanto rilevano diversi giocatori. Respawn ha già effettuato il ban di massa su 350.000 utenti scoperti ad utilizzare metodi di cheating dal lancio del gioco a oggi, ma questo non ha fermato il fenomeno.
Secondo alcuni utenti, che hanno dato seguito alla richiesta di FreshmeatOW su Reddit, la soluzione ideale da parte di Respawn sarebbe effettuare una chiusura specificamente dedicata all'utenza cinese. In pratica questo utente richiederebbe un region lock dedicato alla Cina, in modo da tenere il pubblico di tale paese separato da tutti gli altri.
Va da sé che l'idea alla base di questo sia, semplicemente, che tutti i problemi di cheating derivino quasi esclusivamente dalla Cina, pertanto la sua rimozione dal matchmaking globale risolverebbe i problemi a tutti gli altri, conseguentemente lasciando i giocatori cinesi che non utilizzano cheat in balia del caos, nel caso in cui tale teoria fosse vera. Si tratta ovviamente di una certa semplificazione del fenomeno, sebbene sia anche vero che, a detta degli stessi sviluppatori, il 99% degli account bannati da PUBG nella scorsa estate proveniva dal territorio cinese.