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Apple e Microsoft litigano ancora per il cloud gaming su iOS

Il cloud gaming è ancora al centro delle discussioni tra Apple e Microsoft, con quest'ultima che ritiene la compagnia dell'App Store non abbia fatto passi in avanti sufficienti in termini di normative.

NOTIZIA di Nicola Armondi   —   03/09/2024
Apple iPhone

Microsoft e Apple stanno di nuovo discutendo sull'uso delle app per il cloud gaming su iOS. Non è una novità visto che già nel corso dell'anno le due compagnie non si sono trovate d'accordo sulle regole dietro questa tecnologia. Apple ha infatti già aperto l'App Store all'uso di Xbox Cloud Gaming, così come GeForce Now. Microsoft e NVIDIA, però, non hanno creato app native per iOS e i giocatori devono ancora usare il tutto tramite browser.

Il problema sarà al centro di una indagine del CMA inglese.

Lo scontro tra Microsoft e Apple

Spencer aveva già in precedenza affermato che i cambiamenti in tema cloud di Apple non erano sufficienti per Xbox. Spiega anche che "non c'è abbastanza spazio per monetizzare Xbox Cloud Gaming su iOS". Riguardo ai termini suggeriti da Apple, ha risposto: "Si potrebbe anche dire che vanno in qualche modo nella direzione opposta, ma sicuramente non vanno abbastanza lontano per aprire la concorrenza nella più grande piattaforma di gioco del mondo". Durante l'intervista, Spencer ha dichiarato che continuerà a lavorare con Apple e Google per cercare di trovare una soluzione a questo problema.

Phil Spencer
Phil Spencer

Nelle osservazioni presentate all'autorità britannica per la concorrenza e i mercati (CMA), Microsoft ha sottolineato che, nonostante le varie modifiche apportate da Apple alle linee guida dell'App Store a gennaio, marzo e aprile, quanto fatto non è ancora sufficiente per gestire un'app di Xbox Cloud Gaming nativa su iOS.

Dopo aver esaminato le linee guida di Apple, Microsoft ha dichiarato che "rappresentano ancora un ostacolo per le app native di Cloud Gaming", in quanto non può rispettarle in senso tecnico ed economico se incorpora giochi nei servizi Xbox Cloud Gaming su iOS. Nello specifico, Apple chiede di rendere i servizi multipiattaforma come Xbox Cloud Gaming e tutti i contenuti, gli abbonamenti e le funzionalità disponibili all'interno dell'app come acquisti in-app.

Questo significherebbe costringere gli sviluppatori a ricodificare i propri giochi per essere visti come acquisti in-app dall'App Store, ovvero sarebbe necessario molto lavoro per qualcosa che probabilmente non avrebbe nemmeno particolare successo, perlomeno sul breve termine.

Apple ha però sostenuto che gli sviluppatori "in generale non hanno difficoltà con il requisito", citando Antstream, un piccolo sviluppatore di app che ha pubblicato il primo servizio di streaming di giochi per iPhone con oltre 1.300 titoli retro di diverse aziende.

Per cercare di risolvere la questione, la CMA ha fissato un termine entro il quale tutte le parti coinvolte dovranno rispondere all'indagine di mercato prima che venga pubblicato un rapporto provvisorio a novembre. La relazione finale è prevista per il prossimo anno.

Parlando invece di iPhone 16, l'evento di Apple ha una data e un'ora ufficiale: cosa ci aspettiamo.