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Apple multata dalla Corte di Giustizia UE: dovrà pagare 13 miliardi di euro all'Irlanda

La Corte di Giustizia dell'Unione Europea ribalta la decisione del 2020, ora Apple dovrà pagare una multa sostanziosa all'Irlanda.

NOTIZIA di Riccardo Arioli Ruelli   —   10/09/2024
Il logo di Apple fuori da uno store

La lunga epopea giudiziaria di Apple, alle prese con la tassazione europea, è terminata con una sentenza definitiva che mette all'angolo il colosso di Cupertino. Nel 2020 il Tribunale dell'UE aveva annullato la decisione della Commissione Europea che condannava l'azienda al pagamento di una salatissima multa. La Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha nuovamente ribaltato la situazione: Apple è stata ritenuta colpevole di aver ricevuto aiuti di Stato e dovrà quindi risarcire l'Irlanda con ben 13 miliardi di Euro.
Ma di cosa è colpevole Apple e perché dovrà "restituire" tutti questi soldi? Proviamo a scoprirlo insieme.

Apple e gli "aiuti di Stato"

Nell'ormai lontano 2016 la Commissione Europea ha decretato che nel periodo tra il 1991 e il 2014, Apple ha ricevuto vantaggi fiscali dall'Irlanda, sottoforma di tassazione favorevole, tali da essere ritenuti come "aiuti di Stato".

I palazzi della Corte di Giustizia dell'UE
I palazzi della Corte di Giustizia dell'UE

Nel 2020 però il Tribunale dell'UE è intervenuto a favore del colosso americano, sostenendo che non ci fossero sufficienti prove a sostegno dell'accusa e che la Commissione non avesse dimostrato la natura particolare di tali aiuti e la conseguente esclusività di questi a favore di Apple.

La Corte di Giustizia ha però nuovamente ribaltato la decisione del Tribunale, come viene espressamente dichiarato nella sentenza definitiva: "In appello, la Corte di Giustizia annulla la sentenza del Tribunale e pronuncia una sentenza definitiva in materia, confermando quanto sostenuto dalla Commissione".
Gli utili in questione sono stati registrati da due società del gruppo Apple, Apple Sales International e Apple Operations Europe, entrambe costituite in Irlanda ma di fatto con una sede fiscale estera. Due sentenze del tribunale irlandese avevano concesso ad Apple di escludere dalla base imponibile gli utili generati dalle licenze delle proprietà intellettuali delle società, proprio grazie alla loro residenza fiscale fuori dall'Irlanda.

Questo sistema, che prevedeva l'esistenza di due società con diversi regimi fiscali (era stato definito "double Irish"), è stato riformato nel 2016 a seguito delle pressioni dell'UE.
La sentenza definitiva obbliga Apple al pagamento di 13 miliardi di Euro all'Irlanda. La risposta della mela morsicata non si è fatta attendere: "La Commissione Europea sta tentando di cambiare retroattivamente le regole e ignora che, come richiesto dalla legislazione fiscale internazionale, i nostri ricavi sono già stati tassati negli Stati Uniti".
Nel frattempo Apple ha presentato la sua nuova gamma di prodotti tra cui spiccano i nuovi iPhone 16.