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ARM minaccia Qualcomm: la battaglia legale entra nel vivo e mette a rischio la produzione di smartphone e PC

ARM minaccia di revocare la licenza a Qualcomm, mettendo a rischio la produzione e la vendita di milioni di processori per smartphone, computer e auto.

NOTIZIA di Raffaele Staccini   —   24/10/2024
Un chip ARM

Un terremoto si sta abbattendo sul mercato dei chip: ARM, azienda britannica che produce architetture per processori, ha inviato una lettera ai legali di Qualcomm, partner storico, annunciando l'intenzione di revocare la licenza che permette all'azienda di San Diego di produrre e vendere processori basati sulla sua architettura.

La posta in gioco è altissima: la revoca della licenza potrebbe costare a Qualcomm 40 miliardi di dollari di fatturato e mettere a repentaglio il futuro dell'azienda, che proprio in questi giorni sta presentando i suoi nuovi prodotti basati su architettura ARM. Facciamo il punto insieme.

La battaglia legale tra ARM e Qualcomm

La disputa tra le due aziende risale al 2022, quando Qualcomm ha acquisito Nuvia, startup fondata da ex ingegneri Apple, ottenendo l'accesso ai design dei suoi core ad alte prestazioni. ARM sostiene che la licenza architetturale di Qualcomm non copre l'utilizzo dei design Nuvia e ha chiesto la distruzione di tutti i progetti relativi. Qualcomm, dal canto suo, ritiene di essere nel pieno diritto di utilizzare i design Nuvia e accusa ARM di comportamenti anticoncorrenziali.

Qualcomm Snapdragon 8 Elite
Qualcomm Snapdragon 8 Elite

Il braccio di ferro tra le due aziende è destinato a concludersi in tribunale a dicembre e, se ci seguite, sapete che giù nei mesi scorsi c'è stato il rischio che i PC Copilot Plus venissero bloccati dalla battaglia legale tra ARM e Qualcomm. Ora la mossa di ARM sembra un tentativo di risolvere la controversia prima del processo, ma Qualcomm non sembra intenzionata a cedere. In una dichiarazione ufficiale, l'azienda ha definito le minacce di ARM "infondate" e si è detta fiduciosa che i suoi diritti saranno confermati in tribunale.

L'esito di questa battaglia legale è insomma ancora incerto e potrebbe avere un impatto significativo sul mercato dei chip. Se ARM dovesse prevalere, Qualcomm sarebbe costretta a riprogettare i suoi processori, con possibili conseguenze sui tempi di uscita e sulle prestazioni dei suoi prodotti. D'altra parte, una vittoria di Qualcomm potrebbe aprire la strada a una maggiore libertà per le aziende che utilizzano l'architettura ARM, con la possibilità di progettare i propri core personalizzati senza dover dipendere dai design di ARM.

Il tutto, tra l'altro, avviene poco dopo l'annuncio di Snapdragon 8 Elite. Fateci sapere nei commenti, come sempre, che cosa ne pensate della vicenda.