IGN ha chiesto a un esperto di spade, Matt Easton, di valutare il grado di realismo delle armi e dei combattimenti nei primi tre capitoli della saga di Assassin's Creed, e il risultato è un video piuttosto interessante.
Easton ha infatti spiegato quale potrebbe essere ad esempio l'origine della Lama Celata, simile a dei coltelli che venivano usati spesso nell'antica India, e ha parlato di come si svolgevano gli scontri nell'originale Assassin's Creed, citando anche la bizzarra peculiarità dei nemici che attaccano a turno il protagonista.
Quando mancano ormai pochi giorni all'uscita di Assassin's Creed Mirage, fissata al 5 ottobre, l'approfondimento pubblicato da IGN torna all'epoca di Altair e di Ezio per spiegare magari che non si tira fuori un pugnale se l'avversario impugna una spada, e che le armi da fuoco a quei tempi necessitavano di laboriose procedure di ricarica a ogni colpo sparato.
Moschetto mon amour
Fra le sue tante considerazioni, Easton ha giudicato decisamente plausibile e ben rappresentato il combattimento con il moschetto, utilizzato in alcune sequenze di Assassin's Creed 3 come strumento da botta e da perforazione piuttosto che come un fucile.
Sempre in Assassin's Creed 3 è stato analizzato l'impiego del tomahawk, convincente ma solo fino a un certo punto: un oggetto simile non avrebbe conservato l'affilatura in caso di frequente contatto con il filo di una spada.
A proposito della serie Ubisoft, avete letto il nostro speciale con i momenti migliori di Assassin's Creed?