Il terremoto che sta vivendo in questi giorni il mercato azionario inevitabilmente ha colpito anche le aziende videoludiche giapponesi, con Sony, Nintendo, Sega, Square Enix e Capcom che hanno visto un calo in borsa del 5 - 15% a seconda dei casi.
I motivi non riguardano strettamente il mercato videoludico, ma quello globale nel suo complesso: i pessimi risultati registrati venerdì dalla borsa di Wall Street e di conseguenza i timori di una recessione negli Stati Uniti, hanno portato effetti molto negativi anche in Giappone, dove la borsa di Tokyo si è aperta oggi con l'indice Nikkei in calo del 12,4%, la flessione più grande mai registrata nel Sol Levante dal Lunedì Nero del 1987.
I motivi della flessione
Ne abbiamo parlato anche in una notizia dedicata. Venerdì 2 agosto le borse europee e americane hanno chiuso in forte ribasso, con una delle cause principali rappresentata dalla volatilità del settore tecnologico che, dopo la grande crescita degli ultimi anni spinta anche dall'IA, ora ha subito una forte battuta di arresto, dopo i risultati trimestrali finanziari negativi di colossi come NVIDIA, Tesla e Alphabet.
Il post qui sopra pubblicato dall'analista di mercato Serkan Toto, mostra che anche le aziende giapponesi hanno subito un contraccolpo, come dimostrano i risultati negativi registrati alle 01:30 locali di Tokyo, che vedono il valore delle azioni di Nintendo scendere del 15%, quelle di Sega del 13% e quelle di Capcom del 16%. E parliamo di tutte compagnie in grande salute. La speranza chiaramente è per una ripresa repentina nei prossimi giorni e settimane.