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Bandai Namco ritiene che le grandi acquisizioni videoludiche facciano male agli editori più piccoli

Bandai Namco ha detto la propria, tramite il COO europeo, sulle grandi acquisizioni videoludiche spiegando come facciano male agli editori più piccoli.

NOTIZIA di Nicola Armondi   —   25/08/2022

In un'intervista con GamesIndustry.biz, il COO di Bandai Namco Europe - Arnaud Muller - ha detto cosa ne pensa delle molte acquisizioni da parte delle grandi compagnie videoludiche e dell'impatto che queste hanno sugli editori più piccoli.

Muller spiega che Bandai Namco è in una situazione privilegiata, ma alcuni editori minori potrebbero non avere gli strumenti per mettere al sicuro i propri investimenti.

Muller afferma: "Quello che vedo è che dobbiamo avere garanzie sulle IP che creiamo con gli studi con cui collaboriamo. Quando investiamo nella creazione di una IP, quando investiamo nel marketing di queste IP, dobbiamo anche tenere presente che dobbiamo ottenere una sorta di sicurezza per il futuro dello studio che sviluppa questa IP, se la IP non ci appartiene."

Elden Ring
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"È un aspetto su cui lavoriamo. La diffusione delle acquisizioni a cui stiamo assistendo sta colpendo alcuni dei publisher più piccoli nella loro capacità di accedere ai migliori studi del mondo. Ma noi di Bandai Namco abbiamo i mezzi finanziari per assicurarci queste partnership. Lavoriamo su una serie di misure per assicurarci queste partnership: si parla di possesso della proprietà intellettuale, di quote di minoranza in quegli studios. Quindi ci sono modi per avere certezze sulle relazioni".

Quello che Muller intende è che gli editori più piccoli non possono ottenere le stesse sicurezze di una compagnia come Bandai Namco. Le continue acquisizioni causano l'impossibilità di creare accordi di pubblicazione con team di qualità perché sempre più di essi vengono acquisiti.

Recentemente Embracer Group ha acquistato Tripwire, Limited Run Games e altre sei aziende.